5 nuovi arrivi nella Hall of Fame

Cinque nuovi pionieri della NASCAR

Nella giornata di Mercoledì sono stati annunciati 5 nuovi Hall of Famers che entreranno a far parte della magnifica lista dal 2018. La lista include Robert Yates stellare produttore di motori e crew chief , Ray Evernham uno dei più grandi innovatori e crew chief di questo sport , Red Byron il primo vincitore del campionato NASCAR, Ron Hornaday Jr è colui che detiene i record assoluti nella Truck e Ken Squier voce di colore che ha messo la NASCAR nella mappa dei motori.

https://i0.wp.com/www.nascarhall.com/_files/pages/thumb/Class-of-2018-Header.jpg?w=584Ray Evernham: In quattro anni come crew Chief di Jeff Gordon, Evernham ha vinto tre campionati conditi da 47 vittorie e 30 poles in 213 partenze. Una volta lasciato l’Hendrick Motorsports si è cimentato in una carriera di Owner fondando prima il Evernham Motorsports e poi il Evernharm Gillett Motorsports,  per un totale di 626 gare nelle quali ha arricchito il suo bottino di 15 ulteriori vittorie e 27 pole positions.A questi numeri vanno aggiunti 5 vittorie ed altrettante poles in serie minori, prima confluire con il Richard Petty Motorsports nel 2008

Red Byron: Ufficialmente il primo campione della Nascar Monster Energy Series nel 1949 fu un eroe ferito in guerra ad una gamba che gli avrebbe successivamente dato problemi durante le gare. In quell’ anno Byron riuscì a conquistare 2 gare vincendo il primo ed unico titolo della carriera. Nell’ arco di tre anni, Byron corse solo 15 gare, 9 delle quali nel top ten. Tra le sue statistiche di rilievo ci sono 2 pole positions e 203 giri al fronte.

Ken Squier: Atttivo nella NASCAR già dal 1971, Squier raccontò ogni giro della massima serie fino al luglio del 2014, in una carriera durata ben 32 anni affiancato da Ned Jarrett e fino ad un certo punto anche da Benny Parsons. Dopo il suo ritiro, Squier tornò a commentare all’ età di 80 anni la gara di Darlington sia nel 2015 che nel 2016, affiancato in entrambi i casi da Ned e Dale Jarrett.

Robert Yates: Forse la più rappresentativa nomination di questo gruppo non solo perchè Mr Yates sta lottando contro un tumore al fegato all’ età di 74 anni, ma anche perchè quello che ha fatto per la NASCAR è qualcosa di immenso.  Come costruttore  vinse il titolo con Bobby Allison nel 1983 e converse anni  più tardi con Roush per la produzione di Ford nella NASCAR , mentre come crew chief rimase nel circus per 21 anni dal 1989 al 2007 e grazie a Dale Jarrett conquistò il titolo nel 1999. In questi anni il suo team ottenne 57 vittorie ( 29 con Jarrett), 270 top 5, 433 top 10 e 49 pole positions in 1155 gare totali.

Ron Hornaday: Pilota scoperto da Dale Earnhardt detiene il record di titoli nella Truck con 5 campionati e 51 successi

 

 

 

Regan Smith sostituirà Almirola a Charlotte

Opportunità d’oro per Regan Smith

Regan Smith pilota 33enne dello stato di New York  è diventato ormai il sostituto d’eccellenza ai piloti uffificiali della massima serie.

Infatti, in questo frangente Regan Smth sostituirà Almirola nell’ All Star di Charlotte in programma stanotte, infortunatosi dopo la gara del Kansas a bordo della Ford 43 del Richard Petty Motorsports, quello che per ora è il contratto per una sola gara considerato che Almirola prevede un tempo di recupero per ben 2 mesi.

Per Smith si tratta della quinta sostituzione di calibro dal 2012, già che prese il posto di Earnhardt Jr per due gare nel 2012 ( nel quale fu settimo in Kansas), di Jimmie Johnson per le qualifiche di Richmond nel 2013, di Tony Stewart e Kurt Busch per un arco di quattro gare complessive, ed infine nel 2015, sostituì Kyle Larson per una sola gara.

Tra i suoi risultati in carriera spicca la sorprendente vittoria nella Southern 500 di Darlington nel 2011 a bordo della Chevrolet 78 del Furniture Row Racing, quella che è la prima vittoria ed unica vittoria in carriera.Fu anche il primo successo del team  che sono nel 2015 rivide la luce in fondo al tunnel grazie a Martin Truex Jr, ammontando finora ad 8 vittorie complessive.

Che Regan Smith possa essere il pilota perfetto per sostituire Almirola lo si saprà dopo la gara di stanotte, nel mentre auguriamo a Aric Almirola un buon recupero. https://i0.wp.com/www.gannett-cdn.com/-mm-/34fa51139f309319e9d2c10f5fa57f1c1b69bb29/c=413-124-2496-1690&r=x404&c=534x401/local/-/media/2015/02/21/USATODAY/USATODAY/635601123480354330-USP-NASCAR--Daytona-500-Practice.jpg?w=584&ssl=1

Gli ovali defunti: Langley Field Speedway

 

Il Langley Field Speedway o Langley Speedway ( da non confondere con quello in Canada) non è un ovale scomparso, bensì uno di quelli che al giorno d’oggi solo le serie minori hanno la possibilità di gareggiare.

Prima dell’ arrivo delle serie minori, Il Langley Speedway ospitò dal lontano 1964 al 1970 ben 9 gare dell’allora Grand National. Bisogna però ricordare che Langley conobbe luce nella macro categoria degli ovali già nel 1950, di fronte alla base della NASA dall’ omonimo nome nei pressi della città di Hampton nello stato della Virginia.

Ovale da una leggerissima inclinazione pari a 6° in curva e 4 ° nei rettilienei può vantare della lunghezza di 636 metri, caratteristica che lo rende un vero e proprio short track, leggermente più esteso di Bristol e Martinsville.

Nonostante sia un ovale già asfaltato, quando accolse il Grand National solo i re della terra battuta riuscirono in qualche modo a domarlo. Il 15 Maggio 1964 la Tidewater 250  venne letteralmente dominata da Ned Jarrett che completò ben 227 giri in testa, grazie al ritiro di David Pearson per pressione dell’ olio al carburatore precedendo di tre giri Marvin Panch secondo, e di ben otto giri Buddy Baker alla fine terzo.

Il buon risultato della prima gara, portò gli organizzatori a rinnovare il contratto piazzando un evento per l’anno successivo e Jarrett si riconfermò leader inconstrato terminando la gara a pieni giri con Hutcherson ad un giro di ritardo. Dal 1966 al 1967 le gare finirono in mano a Richard Petty, il quale non poteva mancare all’ appuntamento con la bandiera a scacchi tra la lista delle sue 200 vittorie in carriera incrementando nei due anni il numero di giri in testa; 177 nel 1966, 223 nel 1967, tanto per non cambiare la legge del più forte.

Ma Petty non era imbattibile e tra il 1968 ( 2 gare) ed il 1969 il testimone di leader passò al vice David Pearson. Nella prima di queste tre, datata 18 maggio 1968 Pearson se la vide proprio con il campione uscente Petty spartendosi le redini della gara, ma dopo 242 giri il motore della vettura 43 andò in fumo. Nella gara autunnale però Pearson sbaragliò la concorrenza  completando tutti 250 giri in testa, lasciando a Petty  il solo panorama degli scarichi della sua Ford. Infine, nel 1969, fu la fortuna a dare  Pearson il terzo successo ed il primato di vittorie nella storia di Langley, perchè Bob Isaac capitolò dopo 260 giri in testa. Terzo fini un certo Dave Marcis che culminò la sua interminabile carriera solo 2002 dopo ben 35 anni di attività

L’ultimo anno, il 1970 l’addio a Langley fu coronata dalla rivincita di Isaac nella visita di Maggio, mentre Bobby Allison portò a casa la gara di Novembre la 48° ed ultima di un campionato vinto da Isaac ai danni di Allison.

Da quel momento Langley apri le strade a categorie minori e al giorno d’oggi accoglie su asfalto ben 11 serie : Late models, grand stock, modifieds, legends cars, super street, UCAR, pro six, super trucks, HRKC Pro Winged Champ Karts, ed enduro.

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Kansas: prima pole per Ryan Blaney

Ryan Blaney ottiene la pole position per la gara del Kansas

Ryan Blaney, uno dei più promettenti piloti della Monter Energy Series, ha ottenuto nella giornata di venerdì la prima pole position in carriera a bordo della celeberrima Ford #21 dei Wood Brothers alla velocità di 189.600 mph precedendo Kyle Busch di soli 9 millesimi.

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Per lui si tratta di una pole position quasi inaspettata a conferma del ritorno alla ribalta di Ford che già la scorsa settimana aveva ottenuto pole e vittoria con Ricky Stenhouse Jr del Roush Fenway Racing.Ma Blaney dal canto suo ha sudato perecchio realizzando il quinto tempo nel primo round vinto da Kyle Busch ed il quarto miglior cronometro assoluto nel secondo sempre conquistato dal campione 2015.

Il guizzo finale di Blaney avvenuto a pochissimi minuti dal termine è bastato per sopravanzare un inossidabile Busch, ancora una volta beffato in una stagione sottottono.  D’altronde Ford piazza 5 vetture nei primi otto , quasi categoricamente intervallate dalle Toyota:  oltre a Blaney Joey  Logano, Ricky Stenhouse, Kurt Busch e Kevin Harvick.

La storia parla e questa giornata è anche dedicata aI Wood Brothers, i quali a distanza di 13 anni (Ricky Rudd a Talladega nel 2004) hanno ottenuto al 120° pole della loro storia, con un ragazzo la cui fiducia è stata ricambiata tramite i risultati eccellenti, e la pole in Kansas ne è ufficialmente la prova.

La Go Bowling 400 aprirà le danze nella notte di Sabato all’ 1.30 quando Ryan Blaney e Joey Logano guideranno il plotone verso la bandiera verde.