Gli ovali della Nascar: Chicagoland Speedway

Il Chicagoland Speedway ha di per sè una storia recente  che rimonta alla fine del secolo scorso, e più precisamente nel 1999. Un ovale che si snoda per 1,5 miglia (2,,4 km) di lunghezza entra nel calendario Nascar  a luglio del 2001 e, da quell’ anno ospiterà solo un evento annuale.

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Ma la nascita di questo ovale è dovuta a due grandi nomi che hanno spinto fortemente alla sua costruizione nei pressi di Joliet e adiacente alla famosa Route 66. Bill France Jr, CEO della Nascar e Tony George, presidente dell’ Indianapolis Motor Speedway che insieme formarono la Motorsport Alliance.Il Chicagoland Speedway infatti prenderà anche Indycar Series scatenando una sorta di ” rivalità” con la Nascar.

L’ovale però entra nella storia di questa categoria  nel 2011, il quale si presenta  come il primo evento del Chase For The Cup  in sostituzione all’ ovale di Loudon, e il conseguente saluto dell’ Auto Club di Fontana a fine 2010.  Chicagoland  continua ancora oggi,  presente in questo calendario, per il quinto anno consecutivo.

L’ovale di Joliet ha nel suo palmares nomi conosciuti e sorprese che pochi si sarebbero aspettati.

Il maggior vincitore di sempre rimane al momento Tony Stewart con i suoi tre successi nel 2004, 2007 e 2011, incalzato da Harvick capace di vincere qui nelle prime due visite nel 2001, in cui battè in volata Jeff Gordon e nel 2002. Jeff Gordon avrebbe poi vinto 5 anni più tardi vendicandosi proprio di Harvick,alla fine quarto.

Ma sotto i grandi nomi fanno voce grossa il successo dell’ inarrestabile Mark Martin, vincitore nel 2009 nella sua ultima annata in cui riscoprì la giovinezza arrivando secondo in campionato dietro a Jimmie Johnson, e David Reutimann( il più veloce a completare le 400 miglia in 2 ore e 45 minuti a 233 km di media oraria) primo sotto la bandiera a scacchi nel 2010 con la Toyota del Michael Waltrip Racing, Quella che è tutt’ora la sua seconda vittoria in carriera.

Su questo ovale però c’è un grande pilota che fatica a trovare la via del successo: si tratta di Jimmie Johnson, il quale detiene il record del maggior numero di giri in testa nella storia della Nascar  su questo ovale con 577, il maggior numero di poles (2) ed ad ex-aequo con Harvick il maggior numero di top ten (10) in 14 partenze. il tutto senza vincere. Una sorta di tabù per il pilota di El Cajon il quale  è giunto secondo un paio di volte; Chicago si aggiunge così alla sua lista nera con il Glen di New York, Miami- Homestead e Kentucky.

Gli Ovali della Nascar: Charlotte Motor Speedway

travel_nascartrack04_800Il Charlotte Motor Speedway cosiderato la base della NASCAR è situato a Concord nei pressi di Charlotte in North Carolina, può vantare di uno schermo di 60 metri per 23 metri di altezza con 2000 pixel sul rettilieno opposto al traguardo, secondo in grandezza a quello del Texas Motor Speedway.  Nelle vicinanze, a Mooresville si trovano quasi tutte le basi dei team Nascar che spesso effettuano test pre stagione sull’ ovale.

A tutti gli effetti è simile a quello del Texas  con una forma D lungo 1,5 miglia ha un banking do soli 5°  nei rettilienei mentre ben 24° nell curve, cosa che forza le auto a seguire la parete come a Bristol.

L’ovale pianificato dagli architetti Bruton Smith e Curtis Turner  venne costruito nel 1959 e ospitò la prima gara già dal 1960  il World 600 vinta da Joe Lee Johnson in cui gareggiarono ben 60 piloti. Da quel momento l’ovale del North Carolina  fece parte con doppio appuntamento ogni anno fino ad oggi nel calendario Nascar ( solo nel 1961 si disputarono quattro gare sull’ ovale).

Nel corso degli anni cambiando più volte sponsor da World a Coca-Cola, il Charlotte Motor Speedway ospita la gara più lunga del campionato con 600 miglia da percorrere(965 km di gara). Una gara estenunante per i piloti perchè oltre  alla lunghezza la prova si svolge in tre periodi nella giornata: la prima parte nel tardo pomeriggio, la parte centrale al tramonto e le fasi finali di notte. Effetto che modifica il comportamento delle auto durante le miglia da percorrere.

In un tracciato così storico, capace di aver ospitato  114 gare Nascar possiamo contare ben 47 vincitori diversi dai più conosciuti a a quelli più sconosciuti e alcuni di loro sono stati capaci di vincere anche la celeberrima 600 miglia, gara del calibro di Martinsville, Darlington ed indianapolis. Ad ogni modo,  Il maggior vincitore è Jimmie Johnson con 7 successi, uno dei tracciati più amati dal campione californiano il quale ha costruito la maggioranza delle vittorie prima del riasfaltamento nel 2006. Nel complessivo  diventano 10 successi se si considerano anche le gare All Star. Oltre a lui tanti altri mostri sacri della categoria sono riusciti a cogliere questo risultato: Darrell Waltrip e Bobby Allison 6 volte Richard Petty, Dale Earnhardt e Jeff Gordon per 5 volte.  Oltre a Bobby ci sono il nipote Davey ed il fratello Donnie Allison capaci di vincere più di una volta che negli anni ’60-’70 e stata che insieme facevano parte della famosa “Alabama Gang”.

Tra gli storici vincitori si possono aggiungere “l’eterno secondo” Mark Martin( 4 vittorie), Buddy Baker  scomparso di recente, Fred Lorenzen uno dei primi pionieri degli anni ’50 e ’60 mai capace di vincere un titolo, Cale Yarborough con 4 successi, Dale Jarrett, i fratelli Labonte, l’eterno Bill Elliott e e Rusty Wallace.

La fama del Charlotte Motor Speedway nata grazie alla longevità della prova  è dovuta anche al suo montepremi altissimo quasi sei milioni di dollari al vincitore, il quarto maggiore della categoria dietro al solito Indianapolis, Daytona e e sfortunatamente per Charlotte , Texas, l’ovale simile che lo batte su tutti i tipi di numeri.

La sua conformazione similare a quella del Texas fa di lui uno dei più veloci miglio e mezzo  della categoria con 27 secondi al giro e una media di quasi 200 miglia orarie. Una curiosità  dell’ ovale è il colore della barriera di protezione che a differenza degli altri tracciati è gialla.

Infine,siccome il Coca Cola 600 di Charlotte cade la stessa domenica della Indianapolis 500 nella indycar alcuni piloti come John Andretti, Kurt Busch, Tony Stewart e Robby Gordon hanno tentato l’assalto per completare 1100 miglia di gara in un giorno. Dei dieci tentativi complessivi solo Tony Stewart riuscì nell’ impresa nel 2001 completando la gara di indianapolis sesto e ed il Coca Cola 600 di Charlotte al terzo posto.

 

 

Gli ovali della Nascar: Bristol Motor Speedway

Bristol Motor Speedway during NASCAR Sprint Cup Food City 500 run by Bruton Smith's Speedway Motorsports Inc. on March 17, 2013 in Bristol, Tennessee - © 2013 David Oppenheimer - Performance Impressions Photography Archives - http://www.performanceimpressions.com

E’ Il mezzo miglio più veloce al mondo, l’ovale in cui un auto Nascar compie il giro in circa 16 secondi. In Tennessee il Bristol Motor Speedway è di certo un’ attrazione  di stato dopo che il Nashville Superspeedway scomparisse dalle grandi scene motoristiche.

Costruito nel 1960 con un costo di 600.000 dollari, ha ospitato la Nascar dal 1961 con ben due visite annuali durante le stagioni a seguire fino ad oggi. Inoltre tra tutti i tracciati attivi, 23 è uno dei più popolari per la sua forma ad anfiteatro che ricorda il Circo Massimo ed il Colosseo a Roma ma con una capienza maggiore. Infatti può ospitare fino a 165.000 persone diventando a tutti gli effetti l’anfiteatro più grande al mondo; appunto per questo si è guadagnato il soprannome di  “The Last Great Colosseum”. Negli States il Bristol Motor Speedway è il quarto maggior tracciato per numero di posti disponibili, dietro solo al Charlotte Motor Speeway, Daytona International Speedway ed ovviamente l’ Indianapolis Motor Speedway.

Oltre a queste particolarità l’ovale ha un banking molto accentuato (26°-30°), il quale  porta  le auto ad usare l’atipica linea esterna per acquisire maggiore velocità sul rettilineo, già che la linea interna non consente nel maggiore dei casi,  il sorpasso. Nella Nascar in entrambe le visite annuali, a Marzo e quella notturna  a fine Agosto, i piloti compiono il maggior numero di giri in una gara del campionato, ovvero 500. Un numero pareggiato solo dal Martinsville Speedway. ovale della stessa lunghezza di Bristol.  L’ovale del Tennessee visto la sua lunghezza, gli incidenti abbondano durante l’evento. Per questa ragione i piloti in testa ad inizio gara spesso non riescono a vincere la prova lasciando spazio anche  a piloti meno comuni. Infine è provvisto di una doppia pitlane che obbliga i piloti a compiere un’ intero giro prima di rientrare in pista dopo il consueto rifornimento di etanolo e gomme, i quali hanno una durata di circa 150-160 giri.

Il Bristol Motor Speedway rimane comunque un ovale  che ha lasciato spazio a grandi nomi i quali hanno dominato in lungo e in largo interpretandolo  nei migliori dei modi. Tra tutti spicca il grande Darrell Waltrip l’unico ad essere in doppia cifra, con ben 12 successi totali,  7 dei  sono consecutivi dal 1981 al 1984 con tre doppiette (primaverile e ed estivo). Dominatore della scena negli anni ’80, solo due di questi 12 successi giungono prima di questa decade, nel 1978 e 1979,  mentre uno dopo gli anni ’90  e precisamente nel 1992. Dietro di lui sono tre i piloti che hanno detto la loro, i quali però hanno dominato la scena in decadi diverse: Cale Yarborough ha vinto 8 dei suoi 9 successi a Bristol negli anni ’70, Rusty Wallace, anch’egli con 9 successi; sei dei quali nella sessione primaverile ( record assoluto) capace di vincere in un periodo di  3 decadi:  sei negli anni ’90 (1991,1993,1994,1996,1999 con la doppietta), 1 nel 2000 e due volte alla fine degli anni ’80. Similare storia per Dale Earnhardt anch’egli con 9 detiene sei successi negli anni ’80, uno nel 1979 e due nella seconda parte degli anni ’90. Dietro di loro c’è il vuoto, con Jeff Gordon fermo a quota 5 vittorie capace di vincere per quattro pimavere consecutive nei suoi anni d’oro dal 1995 al 1998.

Tra i piloti attivi invece soprendentemente Johnson ha solo un successo nel 2010, mentre Kenseth e Kurt Busch primeggiano con 4 successi a testa e Carl Edwards appena dietro a quota tre. Pare chiaro che il numero di Darrell Waltrip sembra irraggiungibile ancora per tanti anni.

Un tracciato primeggiato dal team di Junior Johnson chiuso nel 1995, con un complessivo di 16 vittorie  seguono Penske a quota 12, Roush con 11 e Hendrick con 10. Infine tra i motori è un testa a testa tra Ford e Chevrolet le quali hanno 36  e 44  vittorie totali .

Tra gli eventi da ricordare nella storia ultra cinquantenaria del Bristol Motor Speedway ci sono la vittoria nel 2010 di Johnson, la cinquantesima della sua carriera; cosa accaduta nel 2000 con Rusty Wallace, l’incidente clamoroso di Michael Waltrip nel 1990 in cui distrusse letteralmente l’auto. Da citare anche Janet Guthrie,una delle poche donne nella storia della Nascar  ottenne il miglior risultato della sua carriera giungendo sesta nel 1977. Tra i sorrisi ci sono anche le lacrime: nel 2008  l’ovale è stato la gara del ritiro di Dale Jarrett nel 2008, campione Nascar nel 1999, e l’ultima gara in cui Jeff Gordon si è presentato in pista con la sua celeberrima auto color arcobaleno  nel agosto di quest’ anno.

Gli ovali della Nascar: Auto Club Speedway

L’Auto Club Speedway è uno dei più nuovi impianti costruiti e di conseguenza ha una storia abbastanza corta che non supera i 20 anni. Ovale a forma di D, lungo 2 miglia  secche con una bassa pendenza, è stato aperto solo nel 1997 dopo due anni di costruzione.

La prima categoria a metterci piede è stata proprio la NASCAR nel 1997 e rispetto ad Atlanta, l’Auto Club fa parte di un’ altra corporazione di tracciati: l’ International Speedway Corporation che aquistò l’ovale nel 1999 aggiungendosi ad altri otto tracciati già facenti parte della compagnia, che dopo quell’ anno ne aquistò altri quattro, solo uno dei quali non attualmente nel campionato Nascar.329746784_0a6de0aa2a_b

Situato a Fontana in California presenta tre tipi di pendenza: 14° nelle curve,11° nel rettilieneo principale e solo 3 sul rettitlineo opposto. Al contrario di Atlanta però l’ Auto Club può essere usato  come tracciato interno e ospitare altre categorie, oltre alla NASCAR e alla “rivale” a ruote scopert Indycar.

Per quel che concerne la sua storia nella divisione Nascar si può dar per certo che il miglior pilota di sempre è Jimmie Johnson vincitore cinque volte (l’ultima nel 2010),ha il maggior numero di top five con 12, il maggior numero di giri compiuti in testa con 962 e la miglior posizione media finale con 6,6. I top ten sono appannaggio di  Matt Kenseth con quindici, mentre Jeff Gordon porta a casa il maggior numero di partenze (25) e di giri completati (5892). Tra i record di Gordon possiamo inoltre trovare il successo nel 1997, la prima visita della categoria nella quale il pilota ha completato le 500 miglia in 3h e 13m, la più veloce gara sulla distanza distanza sopracitata; mentre è di Stewart il tempo di percorrrenza sulle 400 miglia con 2 ore  e 39 minuti nel 2012.

Nata inizialmente come gara da 500 miglia l’Auto Club si è visto calare la distanza a 400 miglia a partire dal 2011; può inoltre vantare la sua presenza nel Chase dalla sua nascita (2004) fino al 2010, dopo il quale è diventata una sola gara nella sessione primaverile. Infine i motori più vincenti sono  Chevrolet  e Ford con 11 successi a testa, mentre Dodge e Toyota  collezionano rispettivamente, 1 vittoria Kasey Kahne nel 2006 e  2 vittorie Kyle Busch nel 2013 e 2014.

Gli ovali della Nascar: Atlanta Motor Speedway

A colorful sky graces the Atlanta Motor Speedway during the NASCAR Sprint Cup Series auto race in Hampton, Ga., Sunday, Sept. 1, 2013. (AP Photo/John Bazemore)

Ovale situato a circa 30 km da Atlanta e precisamente ad Hampton in Georgia venne costruito nel 1958 e reso a attivo solo dal 1960. Un ovale  di 1.54 miglia con una capacità 99.000 spettatori, figura nono tra i tracciati Nascar in questa speciale classifica.

L’ovale lungo il suo percorso ha un banking di 24° nelle curve e 5° nei due rettilienei  è da considerarsi un quad oval, ovvero il rettilieno principale “spezzato” in tre parti , molto simile al Texas Motor Speedway di Forth Worth.

L’Atlanta Motor Speedway fa parte di una corporazione il Speedway Motorsports, che  ne è proprietario lo include in  una lista ad altri sei ovali  attivi presenti nella Spint Cup Series ed un tracciato : Sonoma Raceway, Il Bristol Motor Speedway, il Texas Motor Speedway, Las Vegas Motor Speedway, Charlotte Motor Speedway, New Hampshire Motor Speedway e Kentucky Speedway. Nel gruppo è incluso Il North Wilkesboro Speedway,  celeberrimo ex ovale  della categoria fino al 1996.

Conosciuto fino al 1990 come Atlanta International Raceway entra nel calendario della massima serie Nascar nel 1960 diventando poi gara finale del campionato dal 1987 al 2001; ha inoltre ospitato la Nascar dal 2009 al 2014 nel Labour Day di settembre prima di essere spostato a febbraio da quest’anno. Nel corso della sua storia, grandi piloti hanno ottenuto il successo. Il primo tra tutti nel 1960 fu Fireball Roberts che vinse l’unica gara sulla distanza delle 300 miglia. Dal 1967 ad oggi i piloti hanno dovuto compiere una distanza pari a 500 miglia, quindi anche un incremento dei giri da completare.

I maggiori vincitori sono Bobby Labonte, Richard Petty e Dale Earnhardt con 4 successi in carriera mentre tra i piloti attivi Jimmie Johnson ha 3 vittorie, l’ultima quest’anno; con due successi abbiamo Kasey Kahne, Tony Stewart e Carl Edwards.Per quanto  riguarda  i team il record lo detiene l’Hendrick Motorsports con 8, mentre Chevrolet domina la categoria motori con 22. Lontane Ford con 16 successi e il Pontiac fermo a 7.

La gara più lunga è quella del 2011 4 ore e 58 secondi, posticipata dalla domenica al martedì causa pioggia. La prova vinta da Gordon è stato l’85° successo del californiano che stabilì  per l’occasione il record delle gare vinte nella nuova era (1972 ad oggi). Infine, ad Atlanta Danica Patrick ha ottenuto l’anno scorso il miglior risultato della sua carriera giungendo sesta.

Infine, una curiosità a riguardo: l’ Atlanta Motor Speedway venne colpito nel 2004 e nel 2006 da due uragani che danneggiarono la struttura.