Jeff Gordon torna sul sedile a Martinsville

Il leggendario Jeff Gordon torna a rappresentare l’Hendrick Motorsports per l’ennesima volta su uno degli ovali che lo hanno contraddistinto nel corso della sua memorabile carriera.https://i0.wp.com/gmauthority.com/blog/wp-content/uploads/2015/11/Jeff-Gordon-Martinsville-Win-2015-700x340.jpg?resize=584%2C284

Con le sue 804 partenze all’ attivo tutte su Chevrolet e spartite su due vetture, siglerà l’ultima presenza stagionale e forse della sua carriera, sul Martinsville Speedway. Un ovale di 800 metri (0,52 miglia), quasi piatto in cui la sensibilità di frenata e accelerazione sono la chiave del successo.

Sono 46 le partenze in carriera sul “The Paper Clip”; Jeff Gordon conta con 9 successi, 29 top 5’s e ben 37 top ten in carriera ( il massimo nella storia a pari merito con Richard Petty). Numeri stratosferici degni di un posto tra i grandi; l’unico tra i piloti attivi che può ambire alle sue statistiche è Jimmie Johnson, 8 successi 18 top fives e 23 top ten in 29 gare disputate.

Ad ogni modo Gordon giunge a questa gara forte del decimo posto a Dover lo scorso Settembre, una rampa di lancio per difendere l’immensa vittoria ottenuta a Novembre del 2015 proprio a Martinsville su Jamie McMurray. Fu l’unico succeso dalla sua ultima stagione full time, il 93° della carriera ( siede al terzo posto tra i plurivincitori NASCAR dietro a David “Silver Fox” Pearson  con 105 successi e all’ inarrivabile RIchard Petty con ben 200 vittorie in carriera).

Un Gordon che rispetto allo scorso anno non avrà la tensione della conquista del titolo, essendo a Martinsville per sostituire il suo amico e compagno di team Dale Earnhardt Jr fuori dalle gare sin da Giugno per commozione cerebrale. Quindi, l’eroe di Pittsboro, Indiana nativo di Vallejo, California  a 46 anni suonati potrebbe ancora sorprendere un ultima volta su un ovale che conosce ad occhi chiusi e che negli ultimi anni ha continuato ad esprimersi al massimo con tre top 10 nelle ultime tre visite.https://i0.wp.com/jeffgordon.com/wp-content/uploads/15RIC2MT1852.jpg?w=584

Vittoria o meno la prossima domenica, Jeff Gordon sa benissimo di avere due ennesimi appuntamenti con la storia: il primo, superare Cale Yarborough nella statistica di maggior numero di giri in testa di sempre sul Martinsville Speedway. Yarborough è a quota 3851 giri, Gordon a 3776; ad occhio e croce dista soli 75 giri e la gara sarà di 500 giri previsti. Il secondo è agguantare Richard Petty per il maggior numero di top 5 in carriera: 30 per Petty, 29 per Gordon.

Ci si attende l’ennesima zampata di ” The Rainbow Warrior”, aspettate domenica e lo saprete.

Kasey Kahne prolunga con lo sponsor Great Clips ed Hendrick Motorsports

https://i0.wp.com/s3.amazonaws.com/hendrickmotorsports.com/uploads/production/2015-01-21/_1200x1000_fit_center-center_95/kk_3-year_1.jpg?w=584Kasey Kahne di recente aveva annunciato che se non avrebbe vinto entro la fine del 2017 avrebbe lasciato il team di Rick Hendrick, ma contro ogni sua supposizione non sarà così.

La celeberrima auto numero 5 di questo glorioso team sarà nuovamente guidata dal pilota di Enumclaw per il 2017 e 2018. Un accordo giunto con il team e lo sponsor Great Clips che affiancherà Kahne per 10 gare a stagione. Lo sponsor aggregatosi nel 2012 sarà quindi il maggior partner per Kahne fino a fine 2018 sulla Chevrolet numero 5.

Una monoposto storica con cui Rick Hendrick cominciò la sua avventura in Nascar nel 1984, guidata da Terry Labonte con cui vinse  un titolo nel 1996 e più recentemente da Kyle Busch a metà anni 2000 e da Mark Martin “l’eterno secondo”, con la quale concluse secondo nel campionato del 2009.

Kahne arrivato in sostituzione a Martin nel 2012, dopo la chiusura del team Red Bull a fine anno 2011,dopo aver vinto la penultima gara stagionale nel mitico miglio di Avondale, Kahne ha avuto modo di mettersi in luce vincendo 5 gare in cui spiccano la Coca Cola 600 del 2012, New Hampshire nella stessa annata, seguono Bristol e Pocono nel 2013 e per finire Atlanta nel 2014, gara gli garantì il pass di quel Chase. Si aggiungono 3 partecipazioni nella post season in cinque anni di legame. Forte di quattro top ten consecutive il rinnovo di Kahne ha avuto un esito positivo grazie anche alla conferma di Great Clips al suo fianco prolungando il matrimonio con il pilota che dura ormai da 13 anni.

 

Dale Earnhardt Jr salterà la gara in New Hampshire

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Sorprendentemente Dale Earnhardt Jr, pilota in forza all’ Hendrick Motorsport non parteciperà alla gara sul magico miglio d Loudon questa domenica a causa di possibili sintomi di una commozione cerebrale.

La conferma di questo stop stato diramato su twitter ieri sera mette fuori giochi il figlio del grande Dale Earhnardt Sr, in lotta per una posizione nel Chase. Earnhardt Jr è attualmente 13° nella generale, senza vittoria quando restano 8 gare gare per l’inizio del Chase For Sprint Cup Series.

Bisogna essere nei primi sedici  entro la gara di Richmond  che si svolgerà nei primi giorni di settembre per poter partecipare ai playoff, ma soprattutto bisogna ottenere la vittoria per garantirsi il pass assicurato.

“Sono molto deluso nel non potere correre in New Hampshire questo weekend. Dovrò sottopormi ad un trattamento con l’obiettivo di tornare nella mia vettura il più presto possibile, ovviamente anche quando i dottori mi daranno il via libera,” ha dichiarato Earnhardt Jr.

Non è la prima volta che è costretto ad abbandonare le gare per problemI fisici: accadde nel Chase del 2012 in Kansas, in una gara vinta dal cuo compagno di squadra Jimmmie Johnson, peggiorando la situazione nella successiva gara a Talladega dove rimase convolto nel maxi incidente di gara.

Infine Alex Bowman rimpiazzerà il pilota di Kannapolis per il New Hampshire 301.

I grandi piloti del passato: Darrell Waltrip

Darrell Lee Waltrip rientra in quel gruppo dei piloti dove la Nascar è diventata la sua casa  per un arco temporale enorme durato la bellezza di 29 anni, in cui ha regalato emozioni e successi scrivendo pagine e pagine di storia.

Nato a Owensboro nello stato del Kentucky il 5 febbraio 1947, Darrell dopo un breve periodo nel Kart guidò la sua prima stock car a 16 anni grazie alla spinta del padre, il quale gli propose anche la strada del dirty track  costruendo a Chevrolet e usandola nell’ ovale di Owensboro, dove imparò le basi e le tecniche che poi lo avrebbero portato a diventare una leggenda.

Il giovane Darrell dovette aspettare ben 9 anni prima di mettere piede su una auto della massima serie, in un team fondato da lui stesso sul gigantesco ovale di Talladega all’ età di 25 anni tre mesi e 2 giorni a bordo di una Mercury Cyclone del 1969 . Una gara che lo ha visto ritirarsi al giro 69 per un problema al motore chiudendo con un misero 38° posto.

La grinta e il carattere solare di Darrell Waltrip si fanno notare diventando una promessa di questa sport. Infatti, non si tira di certo indietro e mostra sin da subito di che pasta è fatto: i  top ten ad Atlanta e Charlotte con il podio a Nashville nell’ anno del suo debutto fanno da rampa di lancio al sesto posto ottenuto in Carolina,  ed il settimo posto a Talladega e  Charlotte, prima di cogliere un grandioso secondo posto in Texas, dietro solo al grande Richard Petty, che per la cronaca gli rifilò ben due giri.

Darrell_Waltrip_1978I primi anni di Waltrip  vennero messi all’ oscuro dai grandi campioni come David Pearson, Richard Petty, Cale Yarborough e Bobby Allison all’ apice della loro carriera.   Nonostante ciò sulla base dei primi di anni Waltrip si guadagnò un certo rispetto: 19 top ten in 40 gare disputate in tre anni. Ma è il 1975 il suo passo decisivo  verso la gloria  conquistando la prima gara della sua carriera a Nashville seguito dalla conquista dell’ ovale di Richmond nell’ agosto di quell’ anno con la Digard. Finirà settimo in campionato.

Gli anni seguenti con il team Digard sono da considersi uno dei tre periodi gloriosi di Waltrip con una caterva di vittorie e top fives che culmineranno con un progressivo scalare delle posizioni nella generale: 8° nel 1976, 4° nel 1977, 3° nel 1978 e 2° nel 1979.  Vincerà 22 gare e 126 top ten in sole 149 partenze in questo decennio.

A questo punto l’unica parola d’ordine di Darell, che intanto si era guadagnato il soprannome di “Jaws” da Yarborough pe ril suo stile di guida aggressivo, si chiama vincere il titolo.Lasciata la Digard a fine del campionato 1980, Waltrip passa al Junior Johnson Associates dove inzia un periodo che lo vedrà ai vertici della categoria superando i risultati ottenuti negli anni precendenti: vincerà 12 gare a per anno nelle annate 1981 e 1982, ottenendo 14 poles e conquistando i titoli dei rispettivi anni appena citati.

Nel 1981 Waltrip è stato un vero mattatore dove alle vittorie aggiunse 21 top fives e 25 top ten con 4  gare vinte consecutivamente. Tra questi si includono Darlington e Bristol  due gare di grosso spessore. Vinse il campionato battendo Bobby Allison di 72 punti. Il 1982, copione di quello precedente  vince a Martinsville, Dover e le due gare di Bristol e Talladega tra i 12 successi ottenuti superando nuovamente Bobby Allison. il secondo posto del 1983 lo vede agguantare 6 successi e  almeno 8 podi, ma perdere da Bobby Allison che riscatta così le scorse annate terminate da sconfitto. Dovrà aspettare al 1985 prima di rivedere per un’ ultima volta il titolo battendo Bill Elliott ( il quale vinse ben 11 gare contro le 3 vinte da Waltrip) grazie ad una perpetua costanza nei risultati. Il 1986 invece, si deve accontentare del secondo posto abdicando ad un altro grande pilota di questo sport Dale Earnhardt Sr.

Dal 1987 decide passare all’ Hendrick Motorsport, sua casa per i prossimi 4 anni. Il calo nel rendimento durante questa sua permanenza è vistosa, ma riesce a mantenere la lucidità e l’esperienza per tornare a sorridere come ai tempi del Junior Johnson Associates. Otterà solo 9 vittorie fino al 1990, ma tutte questi successi hanno un valore immenso.  Conquista Martinsville nelle visite autunnali  dal 1987 al 1989 e quella primaverile del 1989, la Coca Cola 600 nel 1988 e 1989 per la quarta volta a distanza di dieci anni. Fa suo anche l’ovale di Bristol nel 1990 per l’undecesima volta in carriera  e vince per la prima volta ed unica volta in carriera, la Daytona 500 nel 1989.

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Alla fine di quel decennio lascerà questo team incrementando il calo  di rendimento nei risultati fino al ritiro nel 2000, ultimo suo anno da professionista. Saranno solo quattro le vittorie in questi dieci anni anni carriera, ma Darlington e Bristol torneranno ad abbracciarlo un’ ultima volta nel 1992.  Darlington sarò il suo 84° successo ed ultimo della sua brillante carriera, mentre a  Bristol con il 12° successo sigla il record assoluto di vittorie in questo piccolo ovale. Waltrip riuscirà a ritagliarsi uno spazio con ottime prestazioni negli ovali corti di Martinsville e Bristol con 16 top ten in 32 gare disputate.Riuscirà infine ad ottenere nel 1997 un quinto posto a Sonoma che gli vale miglior piazzamente in un road course tutt’ora attivo.

Waltrip chiude la carriera con 84 successi che lo piazzano a pari merito con Bobby Allison al quarto maggior vincitore di sempre dietro a Jeff Gordon, David Pearson e per l’appunto il mostruoso Richard Petty. 809 gare disputate con 390 top ten e 59 pole ottenute nell’ arco di 29 anni. A questi numeri vanno aggiunti i 13 successi nella serie minore ed un totale di altre 62 top ten in carriera.

Ad inizio 2001, Waltrip si è cimentato un carriera da commentatore tecnico della Fox  che tutt’ora  continua con quasi 17 anni di esperienza nel settore. Qui è diventato famoso per la frase “Boogity Boogity Boogity” ogni volta che inizia una gara Nascar.

 

Mountain Dew estende la partnership con Hendrick

L’Hendrick Motorsport ha annunciato un accordo di tre anni con la compagnia affiliata a alla Pepsi, la Mountain Dew che nel corso della storia è stata affiancata a Dale Earnhardt Jr.

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L’annuncio ha confemato il legame con Dale Earnhardt Jr  come sponsor primario e  l’accordo raggiunto anche con Chase Elliott e Kasey Kahne, entrambi facenti parte del team Hendrick e compagni di squadra attuali di Dale Earnhardt jr.

Questo è il 16° anno in cui la Mountain Dew entra nel campionato NASCAR  a fianco di Rick Hendrick , incluso gli 8 anni con Dale Earnhardt Jr, mentre per la prima volta sponsorzzerà tre auto.

Gli accordi presi con i piloti confermano la partnership fino al 2018 per tre gare l’anno con Dale Earnhardt Jr, mentre l’auto 24 di Chase Elliott porterà lo sponsor per due gare durante la stagione 2016, e per quel che concerne la Chevolet numero 5 di Kasey Kasey  Kahne la Mountain Dew lo accompagnerà per una sola gar. Lo sponsor quindi sarà con Hendrick per un totale di 6 gare nel 2016, seppur al momento non si conoscano quali  gare in cui rappresenterà le Chevrolet di Rick Hendrick

Darian Grubb torna all’ Hendrick Motorsports

JGR-tabs-Darian-Grubb-for-Denny-Hamlin-CSMKJOI-x-largeIeri pomeriggio l’Hendrick Motorsports ha ufficializzato il ritorno di Darian Grubb nel team come direttore della produzione dei veicoli.

Grubb, ritorna nel team con cui vinse una Daytona 500 nel 2006 grazie a Jimmie Johnson, nella posizone di Criew Chief ad interim, ma nel corso degli anni recenti ha conquistato il titolo Nascar nel 2011 con Tony Stewart per poi passare al Joe Gibbs Racing per quattro anni: prima come crew chief di Denny Hamlin e, l’anno corso con Carl Edwards.

Secondo il comunicato ufficiale Darian Grubb dovrebbe lavorare con Kasey Kahne sulla Chevrolet numero 5 affiancata all’ ex-crew chief Kenny Francis, ed insieme dichiareranno gli sviluppi al general maneger Doug Duchardt.

“Siamo entusiasti nel riavere Darian nel nostro team. Egli  porta conoscenza ed esperienza nel settore e siamo certi che questo ci renderà più forti” ha detto il general manager Doug Duchardt.

Darian Grubb cominciò la sua carriera al Petty Motorsports  per poi approdare da Rick Hendrick nel 2003 e lavorare sin da subito con Jimmie Johnson fino al 2006, in cui vinse la Daytona 500 e la gara di Las Vegas, sostituendo Chad Knaus che fu sospeso per quelle due gare.

Da lì  passò da Casey Mears nel 2007 in cui vinse la Coca-Cola 600, unica vittoria di Mears in carriera. Successivamente scese a capo ingeniere delle auto numero 5 e 88 nell’ annata 2008. Passato nel 2009 allo Stewart Haas, al fianco di Tony Stewart  ha vinto 11 gare e un titolo in tre stagioni. Alla fine dei conti, Grubb può contare con 23 successi complessivi come crew chief.