Dale Earnhardt Jr non ancora pronto per il rientro

Per Dale Earnhardt Jr il Chase si allontana. Ieri è stata rilasciato dal pilota un aggiornamento sulle sue condizioni di salute dopo essere stato colpito dalla commozione a Michigan e Daytona nel mese scorso.

” I sintomi sono strani. Ci sono giorni in cui mi sento bene ed in altri sto malissimo” questo il commento rilasciato dal pilota sulla sua situazione, che nonostante  tutto ha avuto esisti confortanti nella sua visita all’ ospedale di Pittsburgh. ” Sono contento di dire che che ho avuto una buona notizia dai medici. Sono positivi riguardo il progresso del mio status.

Anche se le parole di Earnhardt Jr rincuorano i fan ed il mondo Nascar, il pilota salterà anche le gare di Watkins Glen e Bristol, lasciando a Gordon ancora due gare sulla Chevrolet 88.

Avere una pausa tra il Glen e Bristol dovuto alle Olimpiadi sarà di aiuto ad Earnhardt che a questo punto potrebbe rientrare nell’ amato ovale del Michigan a tre gare dal Chase.

Gordon ha 4 successi nel Glen in 23 partenze, sono 5 le vittorie a Bristol in 46 presenze.

Gli ovali della Nascar: Darlington Raceway

Darlington Raceway. L’ovale atipico. L’ovale che brilla nella notte. La signora in nero. L’ovale che non si doma.  Sono questi alcuni dei soprannomi del gioello del South Carolina che in inglese sarebbero “The track too tough to tame” e “The lady in black”.

Un ovale da una storia che dura da più di un quarto di secolo dove molti campioni e non, hanno faticato parecchio prima di conquistarlo, alcuni senza mai esserci riusciti. Con la sua lunghezza di 1.36 miglia è, a tutti gli effetti una tradizione NASCAR con la sua conformazione a “uovo” che ne caratterizza la sua difficoltà nell’ essere “domato”.https://i0.wp.com/www.playflorence.com/site/images/DDR1105_09164.jpg?resize=584%2C389

Cominciate le costruzioni nel 1949 grazie ad un certo Harold Brasington, un ex pilota  del South Carolina nativo e residente proprio a Darlington, si fece prendere dalla follia di seguire le orme dell’ Indianapolis Motor Speedway e crearne uno nellla sua città natale. Dopo aver comprato un’ area di 70 acri da un contadino, decise di costruire il leggendario ovale su un terreno dove prima si coltivavano l’arachide e il cotone.

Ma l’accordo tra Brasington ed il contadino fu  che costruendo l’ovale  non sarebbe andato a disturbare il lago di pesci presente nel terreno vicino. Per questo Brasington dovette costruire sopra il pendio di una leggera collina creandone la forma unica ad uovo guardando a est anzichè a ovest, dove il laghetto si trovava. Per completarne  l’opera Brasington ci impiegò un’ anno. In quel momento non si rese conto di aver costruito un ovale raro che con il passare degli anni sarebbe diventato leggenda.

Così nel 1950 Brasington fece diventare un sogno realtà: La Southern 500 si disputò per la prima volta il 4 settembre entrando nel calendario Nascar (allora Grand National)  diventando il primo evento da 500 miglia nella storia della categoria. Una gara dominata da un certo Johnny Mantz che passò sotto la bandiera a scacchi come unico pilota a pieni giri (400 da completare) su Fireball Roberts (che ne completò 391), rimanendo  al fronte per 351 giri su una griglia 75 auto. Addirittura in quella gara Brasington volle che nei restart le auto si disponessero come a Indianapolis con 3 auto per fila affiancate.

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La storia del Darlington Raceway era appena decollata. Da quel momento Darlington venne domata da un certo Herb Thomas che negli anni ’50 costituì la scena del tracciato vincendo 3 volte in 7 partecipazioni. Roberts, purtroppo dovette attendere il 1958 prima di vincere e ripetersi poi nel 1963. E’ una gara che fino al 2004 si sarebbe disputata due volte all’ anno.

Dagli anni sessanta il palcoscenico passa nelle many di Richard Petty vincitore tre volte e a David Pearson che sarebbe diventato il grande interprete di questo ovale. Pearson vinse per la prima volta nel maggio del 1968 e fino al 1980 conquistò Darlington ben 10 volte (record di successi in questo tracciato) e quando si ritirò aveva accumulato la bellezza di 47 partecipazioni. Una statistica simile non sarebbe più successa fino a quando un tale Dale Earnhardt lo avrebbe domato 9 volte in un arco temporale di 12 anni, dal 1982 al 1994.  Dopo Earnhardt il testimone passò a Jeff Gordon che nella decade degli anni ’90  vinse ben 5 volte per un totale di sette successi aggiungendo le vittorie del 2002 e del 2007.

Darlington cambiò leggermente configurazione nel 1997: quello che era il rettilieneo principale divenne quello opposto.Poi nel 2004 si aggiunse un impianto luci e i posti a sedere aumentarono a 65.000 dei 58.000 originari.

Tra i vari vinictori  troviamo nomi conosciuti come Darrell Waltrip, Bill Elliott, Cale Yarborough e Bobby Allison con 5 successi, i fratelli Terry Labonte con 2 sigilli e Bobby  Labonte con una vittoria; Jimmie Johnson al momento fermo a quota tre; Ned e Dale Jarrett padre e figlio con un complessivo di 4 successi; Buck e Buddy Baker con 5 successi total e più recentemente Kevin Harvick e Matt Kenseth. Non mancano però i meno conosciuti: Regan Smith vinse nel 2011 con il Furniture Row, Sterling Marlin taglià il traguardo per primo nel 1994 e nel 2002, Mark Martin anch’egli con due vittorie.Poi sarà la volta dei fratelli Jeff e Ward Burton con due vittorie a testa, seguono Greg Biffle e Ricky Craven. Quest’ultimo nel 2003 battè  Kurt Busch in un finale pazzesco in cui i due si agganciarono e tagliarono la linea del traguardo assieme, fianco a fianco, seppur il muso di Craven prevalse su quello di Busch.Tra tutti però spicca un pilota che non ha mai digerito Darlington: Tony Stewart ha vinto su tutti i tracciati della categoria trannne qui e il Kentucky Speedway, ma quest’ultimo debuttò solo nel 2011. A Darlington Stewart ha  all’ attivo 23 partenze 4 top fives, 12 top ten e solo 30 giri in testa. Al suo ultimo anno ha ancora a disposzione la gara di settembre per sfatare questo tabù.

Di seguito vi lascio il video di questo finale:

Joey Logano conquista la pole nel Paperclip di Martinsville

040116-NASCAR-Joey-Logano-Martinsville-Car-PI.vresize.1200.675.high.1Il pilota dell’ auto 22 targata Ford  del Team Penske Joey Logano ha ottenuto la pole sull’ ovale più piccolo della categoria, Martinsville, se non anche il più vecchio visto che la prima gra rimonta al 1948, anno di nascita della Nascar.

Logano ha fatto registrare i migliori tempi nelle tre sessioni delle qualifiche dimostrando di avere una messa punto perfetta per il passo gara anche se visto la longevità della prova di domani pari a 500 giri, rimane tutto da vedere. Per lui si tratta della terza pole consecutiva a Martinsville un record storico che mancara dalla stagione 2003-2004, quando allora fu Jeff Gordon a compiere tale impresa.

Da ricordare che Logano venne buttato fuori letteralmente da Matt Kenseth nello scorso Chase che creò varie polemiche.

Ad ogni modo ritorna in vita Kasey Kahne che con una velocità 97.033 mph sul giro non riesce a strappare 2 millesimi di secondo  a Logano. Il pilota di Enumclaw non vedeva un top five nelle qualiche dall’ ottobre scorso a Talladega

Il top five dal canto suo è tutta una sorpresa nel quale troviamo Brian Vickers al terzo posto,  seguito da Paul Menard quarto e Ryan Newman vincitore una volta a chiudere il top Five. infine il sesto posto va ad un sorprendente A.J. Almmendinger.

I pezzi grossi però saranno costretti a partire abbastanza indietro: Harvick 19°, Kurt Busch 23° e Jimmie Johnson, grande favorito con 8 successi all’ attivo e e più di 20 top five in 25 partecipazioni scatterà dalla posizione 24.

Domani il Paperclip di Martisville metterà a dura prova i piloti e solo i grandi maneggiatori di questo ovale potranno uscirne vincitori . Non resta che attendere domani

Axalta con Dale Earnhardt Jr fino al 2018

Per oltre 2 decadi questo sponsor è stato di Jeff Gordon che ne ha creato un simbolo attraverso la cosidetta maccchina arcobaleno.

Axalta (ex Dupont), si affiancherà a Dale Earnhardt Jr per i prossimi due anni continuando il leggendario legame a NASCAR e all’ Hendrick Motorsports colorando l’auto di Dale con un colore vivace (giallo,rosso,arancione) per un totale di 13 gare complessive.

Lo sponsor, che ha chiuso i 23 anni con Gordon collezionando 92 vittorie e quattro titoli complessivi vuole continuare questa striscia tramite il figlio del grande Dale Earnhardt Sr, il quale viene da due ottime stagioni che lo hanno reso protagonista in lungo e in largo. Quindi, per lui non giungere nel top 4 l’anno prossimo potrebbe essere considerato un fallimento,

Ad ogni modo Axalta si aggrega a Nationwide Insurance che rimane lo sporsor più usato con un totale di 21 gare, al momento, mentre Tax Slayer, usato in Xfinity Series ha già annunciato che sarà presente come sponsor in una gara, della quale non si sà ancora il nome.

Con un totale di 35 gare già coperte dagli sponsor non si hanno notizie su Kelley Blue Book, Windows 10 e Diet Mountain Dew se saranno presenti come l’anno scorso, a questo punto per una sola gara.88axalta-lv-cromwell

 

Gli ovali della Nascar: Auto Club Speedway

L’Auto Club Speedway è uno dei più nuovi impianti costruiti e di conseguenza ha una storia abbastanza corta che non supera i 20 anni. Ovale a forma di D, lungo 2 miglia  secche con una bassa pendenza, è stato aperto solo nel 1997 dopo due anni di costruzione.

La prima categoria a metterci piede è stata proprio la NASCAR nel 1997 e rispetto ad Atlanta, l’Auto Club fa parte di un’ altra corporazione di tracciati: l’ International Speedway Corporation che aquistò l’ovale nel 1999 aggiungendosi ad altri otto tracciati già facenti parte della compagnia, che dopo quell’ anno ne aquistò altri quattro, solo uno dei quali non attualmente nel campionato Nascar.329746784_0a6de0aa2a_b

Situato a Fontana in California presenta tre tipi di pendenza: 14° nelle curve,11° nel rettilieneo principale e solo 3 sul rettitlineo opposto. Al contrario di Atlanta però l’ Auto Club può essere usato  come tracciato interno e ospitare altre categorie, oltre alla NASCAR e alla “rivale” a ruote scopert Indycar.

Per quel che concerne la sua storia nella divisione Nascar si può dar per certo che il miglior pilota di sempre è Jimmie Johnson vincitore cinque volte (l’ultima nel 2010),ha il maggior numero di top five con 12, il maggior numero di giri compiuti in testa con 962 e la miglior posizione media finale con 6,6. I top ten sono appannaggio di  Matt Kenseth con quindici, mentre Jeff Gordon porta a casa il maggior numero di partenze (25) e di giri completati (5892). Tra i record di Gordon possiamo inoltre trovare il successo nel 1997, la prima visita della categoria nella quale il pilota ha completato le 500 miglia in 3h e 13m, la più veloce gara sulla distanza distanza sopracitata; mentre è di Stewart il tempo di percorrrenza sulle 400 miglia con 2 ore  e 39 minuti nel 2012.

Nata inizialmente come gara da 500 miglia l’Auto Club si è visto calare la distanza a 400 miglia a partire dal 2011; può inoltre vantare la sua presenza nel Chase dalla sua nascita (2004) fino al 2010, dopo il quale è diventata una sola gara nella sessione primaverile. Infine i motori più vincenti sono  Chevrolet  e Ford con 11 successi a testa, mentre Dodge e Toyota  collezionano rispettivamente, 1 vittoria Kasey Kahne nel 2006 e  2 vittorie Kyle Busch nel 2013 e 2014.

Gli ovali della Nascar: Atlanta Motor Speedway

A colorful sky graces the Atlanta Motor Speedway during the NASCAR Sprint Cup Series auto race in Hampton, Ga., Sunday, Sept. 1, 2013. (AP Photo/John Bazemore)

Ovale situato a circa 30 km da Atlanta e precisamente ad Hampton in Georgia venne costruito nel 1958 e reso a attivo solo dal 1960. Un ovale  di 1.54 miglia con una capacità 99.000 spettatori, figura nono tra i tracciati Nascar in questa speciale classifica.

L’ovale lungo il suo percorso ha un banking di 24° nelle curve e 5° nei due rettilienei  è da considerarsi un quad oval, ovvero il rettilieno principale “spezzato” in tre parti , molto simile al Texas Motor Speedway di Forth Worth.

L’Atlanta Motor Speedway fa parte di una corporazione il Speedway Motorsports, che  ne è proprietario lo include in  una lista ad altri sei ovali  attivi presenti nella Spint Cup Series ed un tracciato : Sonoma Raceway, Il Bristol Motor Speedway, il Texas Motor Speedway, Las Vegas Motor Speedway, Charlotte Motor Speedway, New Hampshire Motor Speedway e Kentucky Speedway. Nel gruppo è incluso Il North Wilkesboro Speedway,  celeberrimo ex ovale  della categoria fino al 1996.

Conosciuto fino al 1990 come Atlanta International Raceway entra nel calendario della massima serie Nascar nel 1960 diventando poi gara finale del campionato dal 1987 al 2001; ha inoltre ospitato la Nascar dal 2009 al 2014 nel Labour Day di settembre prima di essere spostato a febbraio da quest’anno. Nel corso della sua storia, grandi piloti hanno ottenuto il successo. Il primo tra tutti nel 1960 fu Fireball Roberts che vinse l’unica gara sulla distanza delle 300 miglia. Dal 1967 ad oggi i piloti hanno dovuto compiere una distanza pari a 500 miglia, quindi anche un incremento dei giri da completare.

I maggiori vincitori sono Bobby Labonte, Richard Petty e Dale Earnhardt con 4 successi in carriera mentre tra i piloti attivi Jimmie Johnson ha 3 vittorie, l’ultima quest’anno; con due successi abbiamo Kasey Kahne, Tony Stewart e Carl Edwards.Per quanto  riguarda  i team il record lo detiene l’Hendrick Motorsports con 8, mentre Chevrolet domina la categoria motori con 22. Lontane Ford con 16 successi e il Pontiac fermo a 7.

La gara più lunga è quella del 2011 4 ore e 58 secondi, posticipata dalla domenica al martedì causa pioggia. La prova vinta da Gordon è stato l’85° successo del californiano che stabilì  per l’occasione il record delle gare vinte nella nuova era (1972 ad oggi). Infine, ad Atlanta Danica Patrick ha ottenuto l’anno scorso il miglior risultato della sua carriera giungendo sesta.

Infine, una curiosità a riguardo: l’ Atlanta Motor Speedway venne colpito nel 2004 e nel 2006 da due uragani che danneggiarono la struttura.