Ufficiale: Erik Jones con Gibbs nel 2018

Neanche a dirlo giunge l’ufficialità dell’ arrivo di Erik Jones al Joe Gibbs Racing dalla prossima stagione. Il giovane pilota sostituirà Matt Kenseth a bordo della Toyota #20.

Jones 21 anni, è attualmente pilota della Toyota #77 per il Furniture Row Racing e sostituirà il veterano 45enne che a questo punto dovrà trovare un sedile disponbile in un’ altro team. D’altronde Kenseth aveva già annunciato che avrebbe detto addio a Joe Gibbs al termine della stagione odierna.

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Ringraziamento particolare da parte del proprietario Joe Gibbs: ” Matt è stato tremendo per l’assetto del team durante questi cinque anni sia fuori che dentro dal tracciato. E’ stato un grande amabasciatore degli sponsor ed un’ottimo compagno di team”. Per Kenseth si tratta inoltre di valutare il possibile ritiro dalle corse oltre che a prendere in considerazione un’ altro team.

Come team satellite il Furniture Row pare entusiasta di questa decisione un pò oscura nel futuro del team con base a Denver; infatti, Barney Visser ha espresso il suo entusiasmo del passaggio di Jones al Gibbs Racing, ma rimanendo più con i piedi per terra: ” Pareva chiaro che un secondo anno con il team 77 non sarebbe stato possibile per Jones che ha già dimostrato di avere l’abilità di gareggiare ad alto livello. Ma il nostro obiettivo rimane quello di qualificare Jones per i Playoff e stiamo lavorando per il 2018 potendo solo confermare che Truex Jr riotrnerà sulla vettura 78″. Da queste indiscrezioni non è detto che  Visser voglia  cercare un secondo pilota per il posto vacante di Jones oppure potrebbe semplicemente smantellare il team 77.

Jones ha all’ attivo 5 top ten in 18 gare, mentre Kenseth ha maturato ben 14 successi dei 38 totali sin dal suo arrivo JGR nel 2012. Inoltre vinseil titolo NASCAR nel 2003 con Roush.

NASCAR: Piloti in dubbio per il 2018

Siamo giunti a metà stagione del 2017 con 18 gare già nel cassetto, e già si pensa al futuro di alcune facce note, i quali al momento hanno una sentenza incerta.

Andiamo con calma ed analizziamo la situazione pilota per pilota. Sono 11 gli attuali sedili vuoti per la stagione 2018 che dovranno trovare un pilota prima della mitica Daytona 500.

Tra questi spiccano i grossi team Joe Gibbs Racing, Stewart Haas Racing ed Hendrick Motorsport a caccia di piloti validi per il 2018.

Matt Kenseth, al quinto anno con Joe Gibbs ha recentemente annunciato di non essere della partita dopo fine stagione nel team attuale, a conferma anche di un campionato  privo di risultati di rilievo e, l’età avanzata del campione 2003 (45 anni) figura come il più anziano del circus non lo aiutano di certo. Kenseth a questo punto o cambierà team o potrebbe perfino scegliere l’opzione del ritiro; in quel caso sarebbe il quinto ritiro in NASCAR dal 2015.982646_matt-kenseth-irate-after-losing-lap-for-failure-to-acknowledge_1920x1080_h.jpg

Ufficialmente chi invece si ritirerà a fine stagione è Dale Earnhardt Jr che lascerà vacante il posto sulla sua Chevrolet 88 e a questo proposito, sorgono voci che proprio Kenseth possa esserne il sostituto. Tra gli altri rispicca Alex Bowman che prese il posto di Earhnardt jr nella stagione scorsa o William Byron che sta surclassando nella Xfinity Series.  La domanda spontanea è chi salirà sulla Toyota numero 20 al momento in mano a Kenseth.

Pare  infatti che Il Furniture Row Racing, team spinto dal motore nipponico (Toyota) e secondario di supporto al Joe Gibbs Racing   possa rilasciare uno dei due suoi piloti nella rosa.Di certo non lascerà andare Martin Truex Jr, autore di un’ennesima stagione eclatante con un team che ha base nella fredda Denver in Colorado.  In scadenza di contratto Erik Jones potrebbe essere il pilota prescelto per l’auto numero 20 del Gibbs Racing. Ad ogni modo sulla  Toyota 77  le opzioni valide possono essere i piloti della Xfinity Series come Matt Tifft e Christopher Bell.

Sulla stessa lunghezza d’onda dovuto alla carenza dei risultati e al tempo stesso per problemi di sponsor anche Danica Patrick e Kasey Kahne rischiano di lasciare, seppur abbiano ancora un’ulteriore anno di contratto in tasca.

Kahne  non vince da ormai tre anni ( ultimo sigillo ad Atlanta nel 2014)  e in 18 gare ha completato tre di queste nel top ten condite da 19 miseri giri in testa. Il pilota aveva già annunciato di considerare la via dell’ addio già dallo scorso anno sempre per carenza di risultati e il susseguirsi poi, del saluto degli sponsor Farmers Insurance e Great Clips dimostrano la crisi nera del pilota. Al momento al suo posto si potrebbe citare uno dei piloti nel Jr Motorsports che includono William Byron, Elliott Sadler e Justin Allgaier, ma per quello che si sa è tutto nebbia e niente sole per la celeberrima Cheverolet 5 di Rick Hendrick.

Per quel che concerne Danica Patrick è la stessa solfa con un enorme sfortuna. Non è del tutto fuori ma Stewart-Haas sta discutendo con la pilota le condizioni del suo contratto, che sia un prolungamento o un’ addio e, stando alle indiscrezioni la seconda opzione rimane la più plausibile. A quel punto o approda dai Wood Brothers o da Richard Petty? oppure torna in Indycar?  Anche qui rimane tutto nell’ ignoto in cui solo il tempo porterà alla luce le decisioni finali.

In dubbio anche Ryan Blaney e la storica Ford 21  che però potrebbero rimanere insieme ancora per qualche anno. Essendo in scadenza di contratto, Blaney avrebbe la possibilità di approdare da Roger Penske. Anche Richard Petty è in cerca di qualcuno per il 2018. Con Almirola al rientro dopo l’infortunio in Kansas dovrà dare il massimo anche perché non ha mai brillato parecchio sin dal suo arrivo nel 2012;inoltre l’esperienza in crescita di Bubba Wallace lo pone con forti possibilità di perdere il sedile della celeberrima auto 43.

Altro pilota in forse è Paul Menard, che per quel che riguarda può chiedere poco a se stesso con risultati a dir poco pessimi. Con Newman e Austin Dillon già nei playoff, Menard se non vince potrebbe essere sostituito dal 2018 da Ty Dillon, fratello minore di Austin.

Oltre a quelli già citati sono vacanti le auto di David Ragan e Landon Cassill del Front Row Motorsports, Jeffrey Earnhardt del Circle Sport e i team BK Racing ed il Premium Motorsports. Tra i plausibili rientri  c’è da tenere in considerazione Greg Biffle pilota al momento INATTIVO e non ritirato che fino al 2016 aveva gareggiato per Jack Roush.

Al momento, fatta eccezione del ritiro di Dale Earnhardt Jr non ci sono ufficialità ma solo voci ed indiscrezioni che rendono l’idea di una off season piena di movimenti di mercato.

 

 

Stewart: “Mi piacerebbe avere Larson nel team”

Tony Stewart e Kyle Larson potrebbero in futuro stringere un accordo per  accasare il pilota californiano alla corte del team Stewart-Haas.

La brillante stagione di Larson attualmente condita da 2 vittorie lo pone tra i piloti di punta campionato dopo solo quattro anni nella massima serie. Ci sono cose che Stewart vorrebbe cambiare e Larson stando ai tweet, potrebbe essere il primo grande interesse per il suo team:

Ganassi conferma entrambi i piloti per il 2018

Chip Ganassi però non si tira indietro e ha annunciato che il team “sarà lo stesso di quest’anno”. Tale conferma riporterà Kyle Larson sulla Chevrolet #42 e Jamie McMurray sulla Chevrolet #1 per l’anno prossimo.

Notizia che non sorprende più di tanto visto che entrambi i piloti figurano nella parte alta della classica in campionato. Larson è leader con 640 punti, ha vinto due gare e ha ottenuto dieci top 10’s in quindici partenze ufficiali; aggiunge 742 giri totali in testa figurando al terzo posto di questa speciale classifica.

Verosimilmente Jamie McMurray sta avendo una delle migliori stagioni degli ultimi anni. Dopo aver messo in cassaforte 12 top ten lo scorso anno, McMurray ha già totalizzato 9 top ten in 15 gare e siede settimo in classifica. Anzi, forse potrebbe azzardare ad una vittoria quest’anno.Al momento entrambi i piloti sono diventati puri outsider per il titolo, il possibile primo sigillo della loro carriera.

Ganassi sicuro di se stesso ha annunciato:” abbiamo costruito mattone per mattone conquistando anche delle vittorie in passato senza capire come abbiamo fatto, quindi il team è adesso in posizione per compiere passi importanti”. La differenza non la fanno le vittorie, bensì avere i due  piloti come contender per il titolo”.

Su questa base, Stewart dovrà quindi aspettare almeno un anno prima di pensare a Larson, ora che Danica Patrick vacilla con grosse possibilità di perdere il sedile a fine di quest’anno.

 

 

 

John Hunter Nemecheck conquista il Gateway Motorsport Park

E’ John Hunter Nemecheck il vincitore della gara Truck nell’ atipico ovale di Gateway dove ha preso il largo solo quattro giri dal termine.

Il pilota 20enne figlio del grande Joe Nemecheck, si è qualificato secondo per la gara e ha superato Matt Crafton in affanno tra la curva 1 e 2 del giro 156 per poi resistere al rientro del polesitter Chase Briscoe.

Si tratta del suo primo successo in stagione che fa da garante ai playoff della stagione in corso aggiornando a quattro i successi totali in carriera; alternativamente suo padre Joe, che nella massima serie si era guadagnato il soprannome di “Front Row Joe” ha chiuso la gara al 28°posto  su 30 auto presenti in gara.

Il giovane Nemecheck ha effettuato il pIt stop al giro 131 montando solo due gomme e  benzina. Nonostante un pit stop non del tutto eccezionale,  il pilota è riuscito a risalire fino alla quinta posizione, infatti Nemecheck è avanzato fino alla quarta posizione a 20 giri dal termine, ma al momento dell’ unica caution di giornata causata da Raume, si è  ritrovato in terza posizione. Nella ripartenza le gomme più fresche lo hanno premiato a scapito di un Crafton che rissentiva del calo di rendimento dopo aver optato di non rientrare ai box.

Nemecheck ha condotto per un totale di 48 giri battendo Briscoe di 1,6 secondi; terzo il leader del campionato Johnny Sauter seguito da Matt Crafton e Grant Enfinger.

Briscoe dalla sua parte, vincitore del secondo stage e leader per 88  giri ha rifornito al giro 150 dopo il quale è rientrato 13° posizione nell’ arduo tentativo di raggiungere Nemecheck in vetta alla gara.

1. John Hunter Nemechek, Chevrolet, 160 giri

2. Chase Briscoe, Ford, 160

3. Johnny Sauter, Chevrolet, 160

4. Matt Crafton, Toyota, 160

5.  Grant Enfinger, Toyota, 160

6.  Christopher Bell, Toyota, 160

7. Ryan Truex, Toyota, 160

8. Ben Rhodes, Toyota, 160

9. Noah Gragson, Toyota, 160

10. Justin Haley, Chevrolet, 160

11. Austin Cindric, Ford, 160

12.  Cody Coughlin, Toyota, 160

13. Kaz Grala, Chevrolet, 160

14. Austin Hill, Chevrolet, 159

15. T.J. Bell, Chevrolet, 158

16.  Kyle Donahue, Chevrolet, 158

17. Jordan Anderson, Chevrolet, 154

18. Wendell Chavous, Chevrolet, 147

19. Josh Reaume, Chevrolet, garage, 145

20. Bryce Napier, Chevrolet, freni, 114

21. Todd Gilliland, Toyota, transmissione, 112

22. Norm Benning, Chevrolet, freni, 96

23. Camden Murphy, Chevrolet, freni, 43

24. Clay Greenfield, Chevrolet, garage, 26

25. Donnie Levister, Chevrolet, garage, 17

26. Kevin Donahue, Chevrolet, freni, 11

27. Travis Kvapil, Chevrolet, vibrazione, 3

28. Joe Nemechek, Chevrolet, vibrazione, 2

29. Tommy Regan, Chevrolet, transmissione, 1

30. Jennifer Jo Cobb, Chevrolet, sospensione, 0

Xfinity Series: Hamlin vince al fotofinish

Un finale al cardiomalpa in Michigan tra Denny Hamlin e William Byron che sportivamente hanno fatto a sportellate fianco a fianco nell’ ultimo giro. Questo gran finale è scaturito nell’ ultima ripartenza di giornata ad 8 giri dal termine.

Alla sventolata di bandiera bianca che indica l’ultimo giro della gara, Hamlin affonda il primo assalto dopo un momento d’incertezza da parte del rookie in uscita dalla curva due affiancandolo per tutto il rettilieneo opposto, mentre Sadler tentava un disperato rientro.

In uscita dalla curva quattro come da fotocopia, la tenuta migliore di Hamlin ha nuovamente portato Byron a tentennare leggermente e ad avere la meglio sulla linea del traguardo. Per Hamlin è il 16° successo in carriera, tutte a bordo delle auto di Gibbs.

Rammarico pesante per William Byron ancora a caccia della prima vittoria in carriera nella Xfinity Series, lui che viene cosiderato il Jimmie Johnson del futuro beffato da un Hamlin assetato di vittoria, sarà solo questione di tempo prima colga la bandiera a scacchi ed eventualmente facci il grande salto nella categoria maggiore.

L’uomo di giornata è stato però Brad Keselowski terzo a fine gara, leader per 54 giri dei 125 totali e artefice ad inizio gara dello sbandamento di Kyle Busch pizzicando il retrotreno. Kyle dal canto suo, si è cimentato in una complicata risalita completata al quinto posto.

Tra i due si piazza  Elliott Sadler, il quale è stato capace di impensierire Keselowski nelle fasi centrali di gara optando per una strategia alternativa che gli hanno dato la possibilità di comandare la gara per 16 passaggi.  Top ten di classe per il tre dei cinque piloti di Richard Childress, spesso nele parti alte del gruppo, nel tentativo di dare fastidio ad Hamlin e Keselowski: Ty Dillon è 6°, Menard 7° e Brandon Jones 9°. Ottavo Ryan Reed mentre l’alfiere di Haas, il giovane Cole Custer completa la gara al 10° posto; un risultato che gli vale il quarto top ten consecutivo stagionale.

Alon Day dalla Euro Series alla Monster Energy Cup

Il pilota israeliano nativo di Ashdod, Alon Day avrà l’opportunità di gareggiare nella massima serie NASCAR il prossimo 26 giugno sul tracciato stradale di Sonoma in California a bordo della Toyota 23 del BK Racing.

Day, pilota di punta del CAAL Racing nella NASCAR Whelen Euro Series con il quale ha ottenuto 7 vittorie e 5 pole positions in due anni e mezzo la cui più recente vittoria è stata a Brand Hatch la settimana scorsa, si è proclamato  per l’occasione “King of Brands Hatch”.

Tra le sue mire, oltre a completare il campionato della Euro Series che comprenderà le gare a Venray, Hockenheim, Franciacorta e le Finali di Zolder ad Ottobre, si aggiungono le gare negli States. Watkins Glen il 6 agosto e verosimilmente prendere parte anche ad altre gare nella Truck e nella Xfinity Series.

“Sono estremamente felice di debuttare nella Monster Energy Cup Series la prossima settimana a Sonoma. Essere il primo israeliano a prendere parte nella massima serie NASCAR. E’ un sogno diventato realtà” ha detto Alon Day.

Il pilota israeliano però non è alle prime armi con le gare oltreoceano, già lo scorso anno aveva preso parte a due gare nella Truck Series negli ovali di Loudon e Homestead i cui risultati sono 24° e 29°;  due gare nella Xfinity Series a Mid Ohio e a Road America chiudendo rispettivamente 13° e 30° posto.