Pocono: Kyle Busch ancora vincitore

Sesta vittoria stagionale, l’undicesima in 36 gare. Kyle Busch torna a calcare il victory lane a Pocono per la seconda volta in carriera. In questo frangente lo fa dominando la seconda parte di gara con un complessivo di 52 giri in testa.

Partito intorno alla 30° posizione di gara causa ispezione fallita dopo le qualifiche, Kyle Busch ha gareggiato in maniera scrupolosa, senza rischiare più di tanto fino alla conquista della prima posizione nell’ ultimo stage da 60 giri.

Nulla hanno potuto i giovani rampanti come Byron, Elliott, Suarez e Bowman per spodestare il rivale, il quale la vince sull’ esperienza e sulla sua grande abilità di ripartenza che sempre lo ha contraddistinto.

Kyle Pocono

Giornata storica per il pilota di Las Vegas che con questo risultato eguaglia a 49 il numero di vittorie con Tony Stewart al 13° posto, portandosi ad un passo dai 50 successi, sedia sul quale siedono Ned Jarrett e Junior Johnson.

Se Kyle è stato padrone della seconda parte di gara, Harvick anch’egli scattato dal fondo dello schieramento è stato mattatore nei primi due round: nel primo ha risalito il plotone  dall 29° al secondo posto in 50 giri lasciando ad Elliott l’onore di vincere il primo stage. Nel secondo ha preso abbondantemente il largo  per vincerlo in scioltezza.

Il campione 2014 non ha avuto la stessa fortuna nell’ ultimo round nel quale si è dovuto cimentare in una risalita complicata dopo l’incidente avvenuto in pit lane Ad ogni modo, prova magistrale in cui dal 27°  posto ha chiuso al 4° posto.

Nota di spicco per il team di Rick Hendrick, che dopo tanta fatica centra il top ten con i giovani della categoria. Elliott oltre a conquistare il suo secondo stage stagionale rimane termina la gara al settimo posto, mentre William Byron e Alex Bowman, neo arrivati nel team ottengono il miglior piazzamento nella massima serie: Byron chiude sesto, Bowman è terzo sotto la bandiera a scacchi. Oltre a ciò rincuora la presenza delle Chevrolet, grazie all’ aggiunta del veterano Ryan Newman, ottavo al suo quinto top ten stagionale, secondo consecutivo.

Solide anche le Toyota con il top ten centrato da Daniel Suarez, secondo al miglior risultato nella massima serie e leader per 29 giri, Erik Jones è quinto mentre Denny Hamlin chiude al 10° posto. Fatta eccezione di Harvick,  Ford agguanta il nono posto con Kurt Busch, il quale grazie alla sua esperienza riesce ad ottenere 11 giri in testa.

Nota d’obbligo è lo spaventoso incidente di Bubba Wallace in curva uno a soli 9 giri dal termine, nella quale ha disintegrato  la Chevrolet 43. Fortunatanete il giovane pilota è uscito illeso dal pesante colpo.

Prossima gara a Watkins Glen il 5 agosto alle 20.30, il secondo Road Course della stagione, che darà un’ idea più chiara della griglia playoff, seppur non sarà definitiva. Bowman figura ultimo in 16° posizione a +56 punti da Stenhouse e Menard suoi diretti rivali, Newman è ad 88 punti mentre Suarez a -96 con ancora nove posizioni da stabilire.

 

Suarez in pole a Pocono

Daniel Suarez ha sfruttato l’ispezione fallita nelle post qualifiche di Kevin Harvick e Kyle Busch per ottenere la sua prima pole position in carriera nella massima serie.

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Nell’ ultimo round, il pilota messicano ha completato il suo giro veloce in 50.851 secondi alla velocità media di 176.988 miglia orarie, nonostante sia Harvick che Busch siano stati più veloci di lui.

Il fatto più clamoroso è che ben 13 delle 40 auto in gara hanno fallito l’ispezione e di conseguenza declassate nella griglia di partenza. Tra questi piloti oltre ad Harvick e Busch, figurano Joey Logano, Clint Bowyer, Kyle Larson, Ryan Blaney, Aric Almirola, Jimmie Johnson,  Paul Menard, Austin Dillon, William Byron, Bubba Wallace e Kasey Kahne. In totale 6 Ford, 6 Chevrolet ed una sola Toyota.

Di conseguenza questa è la nuova griglia di partenza per la gara di Pocono:

Una situazione che vede tre Toyota nelle prime tre posizioni, mentre McMurray ed Elliott figurano come le prime Chevrolet. A questa notizia che solo una Toyota abbia fallito tale ispezione, potrebbe storcere a molti fan e media, che sicuramente non tarderanno a parlarne.

Per quel che concerne Jimmie Johnson, quella di Pocono sarà la gara numero 600 in carriera;  tra i piloti attivi solo Ryan Newman (604), Kevin Harvick (630), Kurt Busch (632) e Matt Kenseth (656) lo superano in questa graduatoria.

Partenza per la gara prevista per le 20.45 di stasera, 400 miglia da percorrere 160 giri. Dopo questa gara resteranno solo 5 gare prima dei playoff.

Wallace con Petty fino al 2020

E’ ufficiale, Bubba Wallace rinnova con  Richard Petty Motorsport fino alla stagione 2020, per costruire un futuro a questo promettente pilota.  Carismatico, divertente, tenace e comprensivo sono le carattersitiche che fanno di Bubba Wallace un personaggio negli anni avvenire di questo sport.

Nessuno, meglio di Richard Petty conosce meglio questo sport e ha deciso di dare fiducia al suo rookie salito a bordo della celeberrima  auto 43 ad inizio di questa stagione.“Lo abbiamo assunto  ad inizio stagione e ci piace ciàò che sta facendo. Quindi, penso che gli rinnoveremo il contratto anche nella prossima stagione” ha esordito Richard Petty.

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Wallace ha chiuso al secondo posto all’ esordio come pilota full-time a Daytona nell’ iconica gara da 500 miglia, ha conquistato  un solo top ten nelle ultime 19 gare dove ha completato la gara del Texas all’ ottavo posto. E’ riuscito comunque nell’ impresa di effettuare 15 giri in testa su tre tracciati differenti, a Bristol, Talladega e Pocono; quest’ultima gara di questo weeekend.

In realtà secondo quanto detto dal pilota l’estensione del contratto èarriva fino al 2002 mettendo in luce, che saranno quindi almeno tre le stagioni con Richard Petty.  Wallace fece il suo vero debutto nella massima serie  lo sconrso anno con uno stint di quattro gare in sostituzione all’ infortunato Aric Almirola.

Petty, dal canto suo ha fatto voce grossa a fine della stagione scorsa cambiando motore da Ford a Chevrolet. Wallace dal canto suo può contare con 6  vittorie nella sere Truck.

Harvick corsaro a Loudon

Gara incredibile, piena di colpi di scena, sorpassi e controsorpassi che hanno reso l’evento emozionante, con l’acuto timore dell’ arrivo della pioggia, acerrima nemica per la gara odierna.

Con le previsioni che davano pioggia fino a mercoledì, gli organizzatori temevano il peggio. Green flag previsto per le 19, è slittato fino alle 22.30 causa pioggia. Una volta che lo spiraglio  del meteo si è aperto, la gara si è svolta fino alla conclusione per il numero di giri previsti.

Ad uscirne vincitore è Kevin Harvick, il quale grazie al bump and run  gli permette di superare un Kyle Busch nettamente in affanno e mai all’ altezza delle Ford di Stewart-Haas. A soli otto giri dal termine Harvick balza al comando e conquista la bandiera a scacchi per la sesta volta in stagione. Un record mai ottenuto in carriera durante un singolo campionato.

Per Harvick si tratta del 43 successo in carriera, il terzo sul miglio magico di Loudon  e della posizione 18 nella lista tra i maggiori vincitori NASCAR, ormai ad una sola lunghezza dal campione 1988 Bill Elliott fermo a quota 44 vittorie.

La gara ha confermato lo strapotere delle auto di Stewart-Haas, una spanna sopra gli altri nelle tornate di lunga durata, dove il loro passo gara è apparso incontenibile.  Kurt Busch, poleman di giornata era  tutti gli  effetti il pilota da battere grazie ai suoi 94 giri in testa, il massimo per un pilota in questa gara si è poi arenato nel finale causa un problema nei pit.  Aric Almirola scattato dalla 13 posizione ha migliorato la sua condizione in gara con il passare dei giri,  per diventare un avversario degno di nota nelle fasi finali.  Un Almirola assetato di vittoria, per dimostrare a Stewart, la sua tenacia per essere all’ altezza di campioni come i suoi compagni di squadra. Infatti, per un certo tratto  il cubano-americano, che aveva già staccato il decimo posto a  Stenhouse Jr alla fine del primo round, si messo in testa a comandare una gara come outsider completando 42 giri in prima posizione.  Ancora una volta i pit stop tradiscono il suo team, portandolo ad una disperata rimonta negli ultimi giri e completando la gara al terzo posto. Un rammarico persante per Almirola che voleva la vittoria per confermare la fiducia datagli da Tony Stewart.

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Almeno per questa volta una voce in capitolo ce l’ha anche Chevrolet grazie a Chase Elliott capace di dare battaglia a Kurt Busch  e Martin Truex Jr ( leader per 82 tornate) negli ultimi giri del secondo stage.  Un finale epico pieno di tensione ed emozioni, in  cui Elliott ha sorpassato Kurt Busch e in mezzo a dei doppiati e poi ha resistito ai rientro dei campioni 2004 e 2017.

Top ten di gara come segue:  1° Kevin Harvick, 2° Kyle Busch, 3° Aric Almirola, 4°  Martin Truex Jr, 5° Chase Elliott,  6° Ryan Newman , 7° Ryan Blaney, 8° Kurt Busch, 9°  Joey Logano, 10° Jimmie Johnson.

Restano sei gare prima del Chase: Pocono, Watkins Glen, Michigan, Bristol, Darlington e Indianapolis e la situazione playoff è ancora tutta da decidere, fatto salvo i sette vincitori di stagione.

11° Ryan Blaney +159

12°  Denny Hamlin +158

13° Aric Almirola + 150

14° Jimmie Johnson +97

15° Chase Elliott +95

16° Alex Bowman +28

Sotto il ” taglio” troviamo:

17° Ricky Stenhouse Jr -28

18° Paul Menard -29

19° Ryan Newman -74

20° Daniel Suarez -94

Ricordiamo che basta una vittoria in una delle prossime sei gare per scalzare uno dei piloti  dalla 16° all’ 11° posizione.  Al momento solo Kurt Busch, Brad Keselowski e Kyle Larson passerebbero per punti se la stagione regolare fosse finita in New Hampshire.

 

 

 

Kurt Busch ottiene la pole in New Hampshire

A Loudon in New Hampshire, Kurt Busch ha conquistato la sua terza pole stagionale ai danni di Truex Jr, beffato da pochi decimi.

Con un tempo di 28.511 secondi Busch stacca le tre Toyota di Truex Jr, suo fratello Kyle e Denny Hamlin per piazzare la Ford davanti a tutti e regalare a Stewart un pizzico di fiducia in attesa del possibile rinnovo. Sono così 26 le pole in carriera per Kurt, che a fatica sta cercando disperatamente di ottenere piazzameti di rilevo.

Dal punto di vista di contratto, il pilota di Las Vegas rischia di non essere rinnovato; in 630 gare e 19 anni d’attività viene da una stagione con 8 top ten in 19 gare stagionali, tre dei quali nel top 5. Quello che importa sono perà le vittorie, le quali non arrivano da 55 gare.

A differenza dei suoi compagni Harvick e Bowyer, già in posizione verso un possibile titolo grazie alle sette vittorie complessive in stagione ed un Aric Almirola, entrato quest’anno nel team, capace di ottenere risultati di spicco e 71 giri completati in testa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A partire da queste tre pole stagionali e con l’avvio della seconda parte di stagione, Kurt dovrà nuovamente cercare di convincere il team,che ha in Cole Custer, attualmente pilota nella Xfinity Series, un potenziale rimpiazzo nei suoi confronti.

Ad ogni modo la griglia di partenza parla chiaro:

1. (41) Kurt Busch, Ford, 133.591 mph.

2. (78) Martin Truex Jr., Toyota, 133.502.

3. (18) Kyle Busch, Toyota, 133.431.

4. (11) Denny Hamlin, Toyota, 133.361.

5. (12) Ryan Blaney, Ford, 132.720.

6. (2) Brad Keselowski, Ford, 132.715.

7. (20) Erik Jones, Toyota, 132.674.

8. (88) Alex Bowman, Chevrolet, 132.618.

9. (19) Daniel Suarez, Toyota, 132.581.

10. (9) Chase Elliott, Chevrolet, 132.462.

Gara attesa per le 19 italiane e anticipata di un’ ora rispetto alle previsioni causa potenziale arrivo della pioggia. Qualora non risucissse a gareggiare, la gara di Loudon verrà spostata al lunedì per le 18 italiane.

 

Chad Knaus rinnova con Hendrick Motorsports

Chad Knaus storico crew chief di Jimmie Johnson rimarrà al fianco del pilota fino a fine 2020.

Knaus è al fianco del sette volte campione NASCAR sin dall’ inizio della sua carriera scattata nel 2002, da cui sarebbe poi nata la leggenda. Insieme hanno vinto 7 campionati piloti (2006,2007,2008,2009,2010,2013,2016)  tutti con lo stesso motore ( Chevrolet), con lo stesso team ( Hendrick Motorsport) e con lo stesso sponsor ( Lowes). Sette titoli che hanno permesso a Johnson di eguagliare Petty ed Earnhardt Sr tra i più titolati della serie. Ai numeri si aggiungono 83 vittorie in cui siede al sesto posto tra i più vincenti, a pari merito di Cale Yarborough; seguono 598 gare disputate 348 delle quali completate nel top ten, 35 pole positions e oltre 18.000 giri in testa.

I numeri di Johnson combaciano con quelli Knaus che è a tutti gli effetti il miglior Crew Chief della storia. Un matrimonio che viene esteso per altri due anni nell’ arduo ma non impossibile tentativo di conquistato il rescord dell’ ottavo titolo.

Due mostri di questo sport chiamati ad entrare nella leggenda per sempre, anche perchè entrambi hanno ora la scadenza del contratto nel 2020, quasi come se fossero due ultime opportunità.

Johnson purtroppo sta passando un brutto periodo, forse il peggiore della sua carriera in cui, sin dalla sua ultima vittoria a Dover lo scorso anni ha ottenuto solo 12 top ten in 43 gare ufficiali. L’arrivo della nuova Chevrolet non ha di certo migliorato la situazione ove al momento tutti i team spinti dal celeberrimo motore arrancano nelle retrovie contro Ford e Toyota.  C’è comunque da rimarcare che Johnson figura nel top 16, valido per disputare i playoff di quest’anno in modo da aprire un terzo spiraglio per un possibile ottavo titolo.

Molti dei successi di Johnson sono dovuti alla magica mano di Chad Knaus, essenziale nelle strategie di gara del pilota, che come ben si sà preferisce spingere a fondo invece che risparmiare.

Unica nota dolente per questa coppia è l’addio di Lowes come sponsor primario  a fine stagione, il quale chiuderà un era indimenticabile, e costretti a cercare un nuovo sponsor per il 2019. Da rimarcare che in un team così glorioso con i suoi 12 titoli NASCAR in 20 anni, Johnson è l’unico veterano del quartetto con i giovani Byron, Bowman ed Elliott a fargli da “scudieri”.

2017 NASCAR Monster Energy Cup Series, Talladega