Darlington: Keselowski beffa Larson

Nella serata del Throwback  poco prima del Labour Day negli States è andata in scena la storica gara di Darlington, o “The Lady in Black” così come viene soprannominata.

Nel consueto evento che ricorda le livree del passato, Brad Keselowski è riuscito rovinare la festa Kyle Larson, pilota con la vettura da battere della serata. Larson ha compiuto ben 284 giri in testa dei 367 previsti per completare le 500 miglia,  ma Keselowski grazie ad una strategia perfetta del suo crew team coglie un successo storico.

Oltre a trattarsi del primo successo in stagione, Keselowski ottiene la 25° vittoria in carriera e la prima vittoria a Darlington per Roger Penske dal 1975 ( Bobby Allison). Da allora 108 vittorie in 22 tracciati diversi spalmati tra 6 diversi piloti. Una serata magica in cui Keselowski completa lo sweep con la gara Xfinity del giorno precedente con una livrea in onore a Rusty Walace, anch’egli presente alla premiazione, pilota che ha ottenuto 37 delle sue 55 vittorie con Penske grazie alle quali risulta il più vittorioso tra tutti i piloti del team di Penske.

Keselowski 2

Il successo di Keselowski con 24 giri in testa sigla il passaggio per la post season ma  non basta per la grande festa: ci si mette anche Logano, secondo sulla linea del traguardo a completano lo sweep del team.

Tra gli eventi importanti si riscontra l’incidente tra Bowyer e Newman, in cui il pilota di Stewart-Haas non si è accorto della presenza di Newman nella parte bassa dell’ ovale. Johnson costretto al ritiro per problemi al motore; svariate le penalizzazioni per entrare in pit lane, una delle più difficili del campionato. Tra i colpiti Austin Dillon, Jimmie Johnson,  Matt Kenseth e Jamie McMurray.

Qualificazione certa per Almirola ed Hamlin ad una sola gara dalla fine della stagione regolare; in questo modo i due piloti si aggregano a Kyle Larson, Ryan Blaney, Austin Dillon, Kevin Harvick, Clint Bowyer, Brad Keselowski, Joey logano, Martin Truex jr, Kyle Busch, Chase Elliott, Erik Jones e Kurt Busch  che vinse due settimane fa cogliendo il 30° successo in carriera; con suo fratello Kyle ( 49) sono gli unici ad aver toccato e superato questa cifra di successi singoli oltre le 30 vittorie; nel complesso solo i fratelli Waltrip 88 vittorie (84 Darrell, 4 Waltrip) e i fratelli Allison 94 vittorie ( 84 Bobby, 10 Donnie) li superano in questa classifica.

Solo due posizioni sono rimaste per i playoff attualmente occupate da Jimmie Johnson, 15° con 87 punti di margine e Bowman 16° con 68 punti di margine su Stenhouse, primo immediato inseguitore. Seguono Newman a -83 e Menard a -93.Gli altri fino alla posizione 30 passano solo se vincono ad Indianapolis, in cui il più a rischio è Bowman sempre che non superi Johnson a Indy con 19 punti di margine in gara.

Indianapolis determinerà così il top 16 che avanzeranno ai Playoff 2018.

Paint Schemes per Darlington

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La gara di Darlington andrà in scena  questa notte  per il consueto Throwback day,  che ricorda il passato della NASCAR mettendo in risalto le vetture che hanno caratterizzato questo sport.In Programma 367 giri a meno di due gare dai playoff.

Tra le livree di spicco si possono notare la John Deere di Stenhouse Jr in memoria a Chad  Little, Ryan Newman che rappresenterà Neil Bonnett nella sua Chevy 31 del Richard Childress Racing; Johnson ricorderà la vittoria numero 200 del team Hendrick, qundo vinse qui nel 2012; Kyle Busch onorerà il grande Ernie Irvan, mentre suo fratello Kurt riporterà in vita la livrea che caratterizzato il finale più ristretto nella storia della NASCAR  qui a Darlington nel 2003.

Vi lasciamo la possibilità di scoprire ogni livrea qua sopra e studiarne il loro passato.

 

Kasey Kahne annuncia il ritiro dalle corse

Nella giornata di ieri tramite Twitter, Kasey Kahne pilota 38enne di Enumclaw, stato del Washington ha dichiarato di appendere il volante al chiodo a fine stagione 2018.

Pilota del team Leavine Family Racing sulla Chevrolet 95  ha all’ attivo un top five stagionale ottenuto nell’ appuntamento di Luglio a Daytona nulla più, con un team che gli aperto le porte dopo uno stint con Hendrick Motorsports.

Kahne

La decisione di chiudere i battenti viene anche confermata dal rifiuto della proposta di Stewart-Haas Racing come rimpiazzo di Kurt Busch, prossimo a lasciare il team. La famiglia e figli sono le chiavi portanti del futuro di Kahne, il quale ha regalato gioie durante una carriera di 15 anni.

Tra le sue vittorie di spicco si possono notare ben tre Coca Cola 600 (2006,2008,2012) e il Brickyard 400 del 2017, quella che fu l’ultima vittoria con Hendrick Motorsports. Due settimane dopo l’annuncio della recissione del suo contratto.

Ma Kahne più che a Hendrick è legato soprattutto a Ray Evernham e Dodge, con cui ha ottenuto nei primi tempi della sua carriera il maggior numero di successi. Su 18 vittorie complessive in carriera, 11 sono state ottenute con Dodge fino a stabilire la bellezza di sei vittorie stagionali nel 2006. Nel complessivo Kahne ha totalizzato 18 sucessi, 93 top five,176 top ten in 527 gare all’ attivo, oltre a completare 4678 giri in testa.

Per il Leavine Family Racing è già caccia aperta per il sostituto di Kahne per il 2019  con la possibilità di passare da Chevrolet a Toyota., mentre per l’esperto pilota si tratterebbe di chiudere con ultimo sussulto la sua discreta carriera professionistica.

Di seguito la lettera su Twitter del pilota.

 

 

Harvick settima vittoria in Michigan

Incontrastato, indomabile, indistruttibile. Queste sono le parole che possono sancire la prova maiuscola di Kevin Harvick in Michigan  dove la sua leadership è stata quasi intoccabile con ben 108 di 200 giri previsti compiuti in testa.

Harvick 2

Si tratta della settima vittoria stagionale che lo pone automaticamente in testa alla classifica del campionato. Un settimo successo,  che in certo senso annulla o quasi le vittorie di Bowyer e Logano, essendo lui l’alfiere delle Ford in mezzo a quelle due Toyota incontenibili di Truex e Busch. Basti pensare che questi tre piloti hanno vinto 29 delle ultime 34 gare disputate.

Per Harvick è comunque una giornata memorabile, non solo per aver festeggiato il burnout con suo figlio Keelan, ma anche per il suo 44° successo in carriera, un numero che lo pone al 17° posto nella lista dei maggiori vincitori NASCAR eguagliando Bill Elliott.

Inoltre, con 13 gare ancora da disputare si potrebbe ipotizzare il possibile traguardo della doppia cifra in vittorie, un risultato che non accade dal 2007 ( Jimmie Johson 10 vittorie). Ad ogni modo la scalata di Harvick per la vittoria è sembrata più facile del previsto sbaragliando la concorrenza di Hamlin, Blaney e Kyle Busch.

Risposta tardiva di Keselowski, secondo sulla linea traguardo che negli ultimi giri era più veloce di Harvick e a caccia del successo fatidico per staccare il biglietto definitivo dei playoff. Terzo Kyle Busch, leggermente sottotono nella giornata di domenica mentre torna nel top 5 dopo la vittoria di Dayotona a Febbraio Austin Dillon, graziato dalla strategia; quinta piazza solida per Blaney che fatica a trovare la vittoria.

Nel top ten  figurano  nell’ ordine Kurt Busch solido come del resto ha fatto nell’ arco di questa stagione,  Aric Almirola sempre sorprendente con la Ford del suo nuovo team , Denny Hamlin, Chase Elliott e Joey Logano.

Situazione Playoff che non cambia: Bowman mantiene i 62 punti di scarto su Stenhouse mentre Johnson per qualcosa portandosi a +92 punti, segue Almirola a +159, mentre Menard, Suarez e Newman figurano per punti i primi tagliati fuori.

Restano tre gare, per cui tre possibili vincitori diversi. Le gare in palio Bristol sabato, segue Darlington nel Labour Day e  Indianapolis a chiudere la stagione regolare. Sono 1027 giri per sancire le ultime posizioni rimaste.

Brian France arrestato e si dimette

Brian France, CEO della NASCAR è stato arrestato lunedì per guida in  stato di ebrezza e possesso di sostance stupefacenti. per questo motivo potrebbe passare un anno in carcere e sospensione della patente.

Beccato nella serata di Domenica nei pressi di New York, dopo l’appuntamento della massima serie al Watkins Glen, ha deciso di dimettersi per un periodo indeterminato, lasciando le redini della gloriosa serie attiva dal 1948 a Jim France, zio di Brian France.

La NASCAR come citato, nata nel 1949  è sempre stata nelle mani della famiglia France, nell’ ordine con il suo fondatore Bill France Sr,  dal 1948 al 1972,  seguito dal figlio Bill France Jr  dal 1972 al 2000 ed infine, dal nipote del fondatore Brian France dal 2003 a tutt’ oggi.

France è stato fermato a bordo di una Lexus con un tasso alcolico di 0,19, più del doppio previsto ( 0,08)  e con pastiglie di paracetamolo e ossicodone, un oppiode.  Ora France  dovrà molto probabilmente intraprendere un percorso di riabilitazione, oltre che a presentarsi in tribunale il 14 settembre.

Di certo un danno all’immagine, e quasi in contrasto con la durezza che NASCAR ha sempre mostrato  nei confronti dei piloti, tanto per citarni alcuni A.J. Allmendinger e caso più famoso quello di Jeremy Mayfield.

France non gode comunque di una buona fama sul modo in cui sta dirigiendo la NASCAR e molte voci, lo voglio fuori dal circus, specialmente dopo questo accaduto.

Infatti Brian France ha deciso di lasciare la poltrona di CEO nella NASCAR, forse per sempre, lasciando un segno indelebile nella storia di questo sport.

Ora sarà lo zio a prendere in mano le redini di una serie che gode di una fama eccelsa negli Stati Uniti. In questo modo  potrebbe cancellare la  brutta uscita di Brian France, spesso criticato dal pubblico per le decisioni stravaganti prese fino ad  ora.

Brian France

Elliott trionfa al Watkins Glen

Tale padre, tale figlio.  Nel 1983, padre Bill Elliott vinse la sua prima gara nella massima serie a Riverside in California, un Road Course. 35 anni dopo il figlio Chase Elliott conquista la prima vittoria in carriera nel Road Course di Watkins Glen.

Elliott, 22 anni ha letteralmente preso le redini della gara dopo il primo stage per poi vedersela con fianco a fianco prima con Kyle Busch, che temporaneamente era riuscito a scalzarlo dalla leadership, e nell’ ultima fase contro il campione uscente Martin Truex Jr.

Un finale da cardiopalma in cui il giovane pilota di Dawsonville, Georgia è riuscito con caparbietà a resistere ai tentativi di sorpasso di Truex Jr, tenendolo a distanza di sicurezza. Truex jr sembra convinto di potercela fare ma una frenata troppo estesa lo ha portato all’ errore lasicando al rivale un margine rassicurante.

Elliott

Elliott dal canto suo compie un solo errore all’ ultimo giro finendo largo in uscita dalla curva uno; un errore che ha portato Truex jr a forzare in derapata il sorpasso nelle curve successive, fino allo svuotamento del serbatoio a pochi metri dal traguardo del campione 2017.

Il pilota di Hendrick taglia il traguardo in tranquillità , raggiunge il victory lane spinto dal sette volte campione Jimmie Johnson  ed entra nella storia: prima vittoria in carriera, il quarto ad ottenerla al Glen, dopo 99 partenze ufficiali e ben 8 secondi posti.  Un Elliott che chiude la gara con 52 giri in testa, più della metà delle tornate previste. Si tratta anche del 250° successo nella storia di Rick Hendrick, team con cui ritorna al successo dopo 37 gare portandosi a 18 lunghezze dal Petty Motorsports, che con 268 vittorie è il maggior titolato tra i i team NASCAR.

Una nota positiva è proprio quella di Chevrolet, che torna al successo dopo 21 gare, un record per la casa del Michigan, la quale aveva ottenuto con Dillon la vittoria della Daytona 500.  Oltre ad Elliott prova di forza  del collettivo formato dalle Chevrolet Camaro : Larson sesto, McMurray settimo e spesso nel top five di gara, Byron è ottavo al terzo top ten stagionale, mentre sia lui che Johnson hanno chiuso nel top 3 il primo round.

Frustarazione per Truex che voleva a tutti costi la vittoria, lui che aveva vinto di strategia il primo round di gara. Nel complesso conferma dello squadrone Toyota con Kylr Busch, Suarez e Jones a completare il top five di giornata.A chiudere il top ten ci pensano le due Ford di Kurt Busch e Kevin Harvick.

Ora, con Elliott che ha sigillato la vittoria ed il pass per la post season, la situazione playoff vede Bowman con 62 punti di margine su Stenhouse e 72 punti su Menard ma al momento rischiano ancora in otto, quattro dei quali aggrappati alla speranza che altri piloti dietro non vincano: si trattano di Bowman, Johnson, Blaney e Almirola.

La prossima gara sarà In Michigan  domenica 12. Seguiranno Bristol, Darlington e Indianapolis prima degli acclamati playoff.