Nascar Stories

il mondo che sterzava a sinistra

Nascar Stories

Presentata la nuova Ford Mustang

Nella giornata di ieri la Ford ha presentato il modello che gareggerà nella Monster Energy Cup Series a partire dal 2019.

La casa dell’ ovale blu aveva accennato nei primi mesi di quest’anno che la Ford Fusion, attiva dal 2006 sarebbe stata sostituita dalla Mustang nella massima series. e Così è giunto il momento della presentazione nei pressi di Dearbone, Michigan del modello che darà del filo da torcere alla Camry della Toyota e alla neo arrivata Camato della Chevrolet.

Dunque sarà un scontro tra colossi storici delle Muscle Car, con la sedan Camry a fare da incomodo, ma  che ha dalla sua uno sviluppo più elevato rispetto alle rivali, essendo nel circus dal 2007.

Mustang che giunge nella serie come 17° modello di Ford  e segue nell’ ordine le Ford Lincoln, Fairlane, Edsel, Mercury Monterey, Galaxie, Torino, Torino Talladega, Mercury Maurauder, Mercury Cyclone, Mercury Montego, Mercury Cougar, Thunderbird, Taurus ed infine Fusion.  Un cambio drastico perchè non si vede una muscle car dalla Torino degli anni ’60-’70.

Mustang 2019

I team spinti dal motore Ford sono Stewart-Haas, Roush Fenway Racing, Penske Racing, Front Row Motorsports, Go Fas Racing e Wood Brothers Racing. Un gruppo di team che dovrà lavorare duramente per colmare le prestazioni della Fusion, finora incapace di conquistare  il titolo ma ben 88 gare complessive all’ attivo.

Una situazione che sarà analoga a Chevrolet quest’anno con la Camaro, in cui la Mustang diventerà una vettura in via di sviluppo, lasciando l’elite a Toyota e a Chevrolet.

Ci vorranno alcuni anni prima di vederla in cima alle classifiche, ma sappiamo bene che sono ben tre i team di spicco con piloti capaci di vincere sopratutto grazie alla loro esperienza.

 

Brian France arrestato e si dimette

Brian France, CEO della NASCAR è stato arrestato lunedì per guida in  stato di ebrezza e possesso di sostance stupefacenti. per questo motivo potrebbe passare un anno in carcere e sospensione della patente.

Beccato nella serata di Domenica nei pressi di New York, dopo l’appuntamento della massima serie al Watkins Glen, ha deciso di dimettersi per un periodo indeterminato, lasciando le redini della gloriosa serie attiva dal 1948 a Jim France, zio di Brian France.

La NASCAR come citato, nata nel 1949  è sempre stata nelle mani della famiglia France, nell’ ordine con il suo fondatore Bill France Sr,  dal 1948 al 1972,  seguito dal figlio Bill France Jr  dal 1972 al 2000 ed infine, dal nipote del fondatore Brian France dal 2003 a tutt’ oggi.

France è stato fermato a bordo di una Lexus con un tasso alcolico di 0,19, più del doppio previsto ( 0,08)  e con pastiglie di paracetamolo e ossicodone, un oppiode.  Ora France  dovrà molto probabilmente intraprendere un percorso di riabilitazione, oltre che a presentarsi in tribunale il 14 settembre.

Di certo un danno all’immagine, e quasi in contrasto con la durezza che NASCAR ha sempre mostrato  nei confronti dei piloti, tanto per citarni alcuni A.J. Allmendinger e caso più famoso quello di Jeremy Mayfield.

France non gode comunque di una buona fama sul modo in cui sta dirigiendo la NASCAR e molte voci, lo voglio fuori dal circus, specialmente dopo questo accaduto.

Infatti Brian France ha deciso di lasciare la poltrona di CEO nella NASCAR, forse per sempre, lasciando un segno indelebile nella storia di questo sport.

Ora sarà lo zio a prendere in mano le redini di una serie che gode di una fama eccelsa negli Stati Uniti. In questo modo  potrebbe cancellare la  brutta uscita di Brian France, spesso criticato dal pubblico per le decisioni stravaganti prese fino ad  ora.

Brian France

Monster Energy rinnova la partnership con NASCAR

Era nelle previsioni, ma sorgevano dubbi sulla lunghezza della nuova partnership con la massima serie NASCAR.

La settimana scorsa infatti, Monster Energy e NASCAR hanno raggiunto l’accordo per allungare fino al 2019 il contratto di sponsorizzazione. Dunque un futuro ancora roseo per la massima serie per almeno un anno, ma pare poco promettente la presenza della bevanda ormai nota nel continente americano, dopo il 2019, quando un ulteriore sponsor potrebbe subentrare a quello odierno.

D’altronde, si sapeva sin dall’ inizio che Monster Energy, entrata nella stagione 2017 al posto di Sprint, che avrebbe portato meno entrate rispetto alle precedenti. Inoltre è tutt’ ora sponsor di Kurt Busch, pilota a bordo della Ford 41 dello SHR e di Kyle Busch nelle serie minori.

Con il 2019 coperto, inizia però la caccia per plausibili sostituti a Monster Energy, a questo punto forse alla sua ultima annata di sponsorizzazione. Vero è che NASCAR ha già fatto dei piani futuri non indifferenti. A partire dal 2020 potrebbe anche entrare una quarta casa costruttrice al fianco di Chevrolet, Toyota e Ford, mentre a fine di quell’ anno scadranno i contratti con la maggior parte dei tracciati presenti; sarà quindi una lunga corsa per delineare il futuro della massima serie NASCAR.

Il tempo deciderà il corso degli eventi, ma per ora possiamo ancora gustarci la bibita “energetica” per almeno un’ altro anno.

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Chevrolet Camaro ZL1 sostituirà la SS l’anno prossimo

Dopo 4 anni all’ attivo la Chevrolet SS verrà sostituita dalla nuova Chevrolet Camaro ZL1 da quanto annunciato qualche minuto fa sul sito Nascar da parte della casa motoristica americana.

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Sarà una vettura “cattiva” da quanto mostra il video  e debutterà nella Daytona 500 del 2018. Il sette volte campione NASCAR Jimmie Johnson, pilota dalla Chevrolet 48 ha presentato la vettura con Mark Reuss vicepresidente esecutivo della GM Global Product Development. Con loro anche gli altri esponenti Chevrolet della NASCAR :Hendrick Motorsports, Richard Childress Racing, Chip Ganassi Racing, Germain Racing, JTG Daugherty Racing  e Leavine Family Racing.

Questo nuovo modello della Camaro accompagnerà la SS presente nella serie nazionale, la Xfinity dal 2013.

La SS ha finora ottenuto 70 vittorie nella massima serie dal 2013, tre titoli piloti (Johnson, 2 volte e Harvick nel 2014. Inoltre Chevrolet ha ottenuto ben 39 campionati costruttori in 70 anni di cui 13 consecutivi dal 2003-2015, a dimostrazione del peso enorme che questa casa ha all’ interno della categoria.

La nuova Camaro ZL1 è una vettura da 650 cavalli che riprende i vecchi modelli degli anni ’60/’70 decennio d’oro dei motori americani, quando allora se la vedeva con la Chevelle, la Mustang e altre Muscle Car della sua generazione.

Ora il testimone passa a Ford, la quale competere con una Fusion nella massima serie sembre essere un pò sottotono. Al momento la casa dell’ ovale blu ha sul campo la Mustang nella Xfinity series e potrebbe, forse essere una valida alternativa per competere con Chevrolet.

Chevrolet Camaro ZL1 Race Car Front

 

NASCAR annuncia la lunghezza dei segmenti gara

http://www.nascar.com/content/dam/nascar/articles/2016/12/19/hero/NASCAR_922x520-v2.jpg/_jcr_content/renditions/original

Nella giornata di ieri sono state svelate come saranno divise le tre fasi in base ai giri per tutte le gare delle tre serie nazionali NASCAR.

Finora solo Daytona, Pocono e Watkins Glen sono state le prime ad annunciare qualche settimana le fasi  delle rispettive gare annuali anticipando NASCAR. Ora anche gli altri 20 tracciati della categoria conoscono il loro verdettto.

Di seguito seguirà la lista completa dei segmenti della MONSTER ENERGY CUP SERIES, NASCAR XFINITY SERIES e della NASCAR CAMPING WORLD TRUCK SERIES.

*Il numero presente nella tabella indica il giro che concluderà tale segmento

Monster Energy NASCAR Cup Series
Race Stage 1 Stage 2 Final Stage
Daytona 60 120 200
Atlanta 85 170 325
Las Vegas 80 160 267
Phoenix 75 150 312
Auto Club 60 120 200
Martinsville 130 260 500
Texas 85 170 334
Bristol 125 250 500
Richmond 100 200 400
Talladega 55 110 188
Kansas 80 160 267
Charlotte 115 230 400
Dover 120 240 400
Pocono 50 100 160
Michigan 60 120 200
Sonoma 25 50 110
Daytona-2 40 80 160
Kentucky 80 160 267
New Hampshire 75 150 301
Indianapolis 50 100 160
Pocono-2 50 100 160
Watkins Glen 20 40 90
Michigan-2 60 120 200
Bristol-2 125 250 500
Darlington 100 200 367
Richmond-2 100 200 400
Chicagoland 80 160 267
New Hampshire-2 75 150 300
Dover-2 120 240 400
Charlotte-2 90 180 334
Talladega-2 55 110 188
Kansas-2 80 160 267
Martinsville-2 130 260 500
Texas-2 85 170 334
Phoenix-2 75 150 312
Miami 80 160 267
NASCAR XFINITY Series
Race Stage 1 Stage 2 Final Stage
Daytona 30 60 120
Atlanta 40 80 163
Las Vegas 45 90 200
Phoenix 60 120 200
Auto Club 35 70 150
Texas 45 90 200
Bristol 85 170 300
Richmond 75 150 250
Talladega 25 50 113
Charlotte 45 90 200
Dover 60 120 200
Pocono 25 50 100
Michigan 30 60 125
Iowa 60 120 250
Daytona-2 30 60 100
Kentucky 45 90 200
New Hampshire 45 90 200
Indianapolis 25 50 100
Iowa 60 120 250
Watkins Glen 20 40 82
Mid-Ohio 20 40 75
Bristol-2 85 170 300
Road America 10 20 45
Darlington 45 90 147
Richmond-2 75 150 250
Chicagoland 45 90 200
Kentucky-2 45 90 200
Dover-2 60 120 200
Charlotte-2 45 90 200
Kansas 45 90 200
Texas-2 45 90 200
Phoenix-2 60 120 200
Miami 45 90 200
NASCAR Camping World Truck Series
Race Stage 1 Stage 2 Final Stage
Daytona 20 40 100
Atlanta 40 80 130
Martinsville 70 140 250
Kansas 40 80 167
Charlotte 40 80 134
Dover 45 90 200
Texas 40 80 167
Gateway 35 70 160
Iowa 60 120 200
Kentucky 35 75 150
Eldora 40 90 150
Pocono 15 30 60
Michigan 30 60 100
Bristol 55 110 200
Canadian Tire Motorsport Park 20 40 64
Chicagoland 35 70 150
New Hampshire 55 110 175
Las Vegas 35 70 146
Talladega 20 40 94
Martinsville 50 100 200
Texas-2 35 70 147
Phoenix 40 80 150
Miami 40 80 134

 

NASCAR mette restrizioni alle auto danneggiate in pista

https://i0.wp.com/brightcove.meta.nascar.com.edgesuite.net/meta/1677257476001/201403/482/1677257476001_3415104443001_nascar-nscs14-mar-scanner-sounds-922.jpg?w=584I periodi in cui le vetture tornano in pista senza cofano e riparate in modo poco adeguato sono finiti. NASCAR non permetterà più il rientro in pista ad auto danneggiate se non saranno riparate entro un certo tempo.

Se la vettura si dirige direttamente al garage, il pilota sarà costretto a ritirarsi dalla gara e ogni manovra di riparazione sarebbe pressochè inutile. Quindi, dal momento che il pilota supera la linea gialla di entrata nei pit, il team avrà 5 minuti per riparare le parti danneggiate dell’auto e far uscire dalla pit lane il pilota entro il tempo previsto, altimenti sarà forzato a ritirarsi dall’ evento.

Nella pit lane si può riparare la carrozzeria per riportarla alla sua conformazione originaria, aggiungendo nastro adesivo e viti. Si possono usare fermagli per riparare le lamine danneggiate ma è vietato sostituirle  con delle nuove. Inoltre ll pilota che supera il limite di velocità consentito in pit lane verrà penalizzato di 15 secondi.

Ad ogni modo tutte le riparazioni meccaniche dovranno essere effettuate in garage se non sono state causate da un incidente.

In questa maniera, i piloti dovranno prestare più attenzione in pista ad eventuali danni che può costargli il titolo NASCAR. Infatti, con queste regole, Jimmie Johnson avrebbe rischiato di non vincere il titolo nel 2009, quando in Texas concluse al 38esimo posto dopo aver speso parecchi giri in garage nel tentativo di rientrare in pista per racimolare qualche punto. Molti ritengono che fu lo sttrepitoso lavoro dei meccanici di Hendrick a dare a Johnson il quarto titolo consecutivo in quattro anni.