Ufficializzate le gare di Kenseth e Bayne

Nella giornata di Ieri sono state comunicate le gare  in cui Matt Kenseth  gareggerà fino a fine stagione. Oltre alle cinque citate in precedenza  il campione 2003  parteciperà a 10 gare a bordo della celeberrima Ford 6 del team di Jack Roush fino a fine stagione.

Il primo stint consisterà in quattro gare consecutive a partire da Kentucky, il 14 luglio la gara serale seguono New Hampshire il 22 luglio, Pocono il 29 luglio  ed il Glen di New York il 5 agosto. Il pilota di Cambridge avrà poi un pausa di un mese e  tornerà in pista per le ultime due gare della stagione regolare, in due ovali storici della categoria: Il 2 settembre nel giorno del labour day  a Darlington e  il 9 settembre all’ Indianapolis Motor Speedway.

Infine la stagione per Kenseth si chiuderà con quattro gare delle dieci in programma nei playoff: 7 ottobre al Dover International Speedway, 28 ottobre a Martinsville Speedway, 11 Novembre  ISM Raceway a Phoenix, dove è vincitore uscente e il 18 Novemebre al Homestead-Miami Speedway, dove si chiuderà la stagione 2018.

Verosimilmente, Bayne in fase di rientro con la prossima gara a Sonoma farà le gare restanti: seguiranno nell’ ordine Chicagoland, Daytona,  Michigan, Bristol, Las Vegas, Richmond, Charlotte, Talladega, Kansas e Texas; le ultime sei gare sarnno nel formato Playoff.

Per quel che concerne Kenseth, che ha al momento il 13° posto di Pocono come miglior piazzamento stagionale, si può dire che a livello statistico nelle gare a cui prenderà parte i numeri sono corposi: 13 vittorie, 67 top 5’s 135 top 10 e 3133 giri in testa in 262 partecipazioni.

Entrambi i piloti  non hanno ad ogni modo scopi finali per la lotta per il titolo, se non una soddisfazione personale a livello statistico, di conseguenza i risultati potrebbero non essere all’ altezza delle aspettative.

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Kenseth farà cinque gare consecutive

Dopo 11 gare di assenza Matt Kenseth rientrerà alle gare con il Jack Roush Racing come già annunciato la settimana scorsa, è stato comunicato il quantitativo di gare a cui prenderà parte il campione 2003.

Kansas, All Star Race di Charlotte, Coca Cola 600, Pocono e Michigan nell’ ordine, in sostituzione a Trevor Bayne, il quale rientrerà alle gare solo a Sonoma, non a caso un road course del campionato.

Bayne rimarrà legato ad Advocare fino a fine stagione e gareggerà in tutte le gare in cui tale sponsor sarà presente sulla Ford numero 6. Il pilota vincitore della Daytona 500 nel 2011 figura 29° in classifica davanti a piloti come Mcdowell e Di Benedetto conquistando solo 5 punti nelle ultime 4 gare disputate.

Per quel che concerne Kenseth si tratta del secondo stint con Roush con cui aveva stretto gli accordi dal 2003 al 2012, prima del passaggio al JGR.

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La lista attuale degli insuccessi

A pochi  giorni  dall’ inzio  della statione NASCAR 2017  finanziata dal neo arrivato sponsor Monster Energy con la Daytona 500 si ripresenteranno le opportunità di vittoria per tutti  i  piloti presenti nella nuova stagione.

Come ogni anno, ci sono dei piloti che proveranno a concludere il loro digiuno di vittorie abbastanza lungo, 9 dei quali hanno già ottenuto almeno un successo in carriera e quest’anno tornerneranno ad essere in gara per tutta la stagione.

Kasey Kahne: Il pilota nativo di Enumclaw in forza all’ Hendrick Motorsports non vince da 83 gare, nelle quali ha ottenuto solo cinque top fives. L’ultima vittoria risale al 2014 ad Atlanta, quello che fu il quinto sigillo in cinque anni sin dal suo arrivo nel glorioso team. Nel 2017 sarà chiamato a fare una stagione più corposa delle precedenti avendo annunciato che se non vince lascerà l’Hendrick Motorsports.

AJ Allmendinger:  ‘Dinger si contraddistingue nei Road Courses di Watkins Glen e Sonoma. Per l’appunto, proprio in quest’ultimo tracciato ha ottenuto la sua prima ed unica vittoria in carriera nel 2014 negando a Marcos Ambrose la Chase in un finale scintillante  tra i due.  Per lui sono 86 le gare di digiuno.

Aric Almirola: Il cubano- americano in forza  al Petty Motorsports è l’ultimo pilota (prima di lui Jim Paschal nel 1963, Bobby Hamilton nel 1996 e 1997, e John Andretti nel 1999, oltre all’ intramontabile Richard Petty con i suoi 196 successi) nel riuscire a riportare la storica auto 43 nel Victory Lane, a Daytona nel luglio 2014 in una gara accorciata dalla pioggia. Dopo 90 partenze ufficiali senza vittoria Aric Almirola proverà in tutte le maniere a terminare questa striscia negativa, ora che da quest’anno Richard Petty ed il suo team si concentreranno solo ed esclusivamente sulla sua vettura.

Jamie McMurray: il 40enne di Joplin, Missouri entra nella sua 16° stagione NASCAR con oltre 500 partenze ufficiali all’ attivo. Per Jamie McMurray ci sono solo 7 vittorie in carriera, tutte di un importanza capitale: Daytona 500, Talladega,  Charlotte, e il Brickyard 400 di Indianapolis nel 2010. Dall’ ottobre 2013 a Talladega sono passate 112 gare; è il primo a sfondare quota cento in questa speciale  lista. Nonostante venga da due annate migliori degli ultimi sette anni di carriera, l’esperto “Mac” ha colto 10 top fives concludendo alle spalle del vincitore un paio di volte: nella gara primaverile di Phoenix nel 2015 e nella gara autunnale di Martinsville sempre nello stesso anno.

Ryan Newman: Uno dei pochi piloti laureati del plotone alla Purdue University sopranomminato “The Rocket Man”, arriva alla vigilia del suo 18° anno nella massima serie con 124 partenze dal suo ultimo successo ottenuto al Brickyard 400 di Indianapolis nel 2013, quando allora era ancora in forza allo Stewart-Haas Racing. Secondo in campionato nel 2014 alle spalle di Kevin Harvick, porta con sè il fardello di della sostituzione di Jeff Burton, l’ultimo capace di portare la Chevrolet 31 sul Victory Lane nel lontano 2008. Newman ha 17 vittorie nella massima serie NASCAR iniziata nel 2000.

Trevor Bayne: Quando vinse la Daytona 500 nel 2011 alla giovanissima età di 20 anni era a bordo della Ford Fusion 21 dei Wood Brothers, ai quali regalò il primo successo  dal 2001. Da allora dopo 129 gare, Bayne si è un pò perso nel corso degli anni senza più tagliare il traguardo in testa. In forza ad un un team di certo calibro da un paio d’anni deve ancora trovare lo spunto veloce per tornare sul gradino più alto del podio.

David Ragan: Il pilota di Unadilla ha all’ attivo due successi in carriera, entrambi ottenuti nei restrictor plates. Il primo a luglio del 2011 sul SuperSpeedway di Daytona quando correva per Jack Roush; il secondo due anni più tardi a Talladega con il Front Row Motorsports. Da allora Ragan ha visto il victory lane da lontano ottenendo solo tre top ten 134 presenze. Tornato al Front Row Motorsports per la stagione 2017, proverà a spezzare l’incantesimo quest’anno, magari ripetendosi a Daytona e Talladega.

Clint Bowyer: Nativo di Emporia, Kansas è probabilmente colui che quest’anno avrà le migliori chances di terminare il digiuno di vittorie pari a 149 partenze, al momento il secondo più lungo tra i piloti attivi. L’ultima vittoria di Clint Bowyer  risale all’ Ottobre 2012 sul Charlotte Motor Speedway ( in quell’ annata vinse ben tre gare) con il Michael Waltrip Racing quando chiuse secondo in campionato alle spalle di Brad Keselowski. Arrivato ora allo Stewart-Haas team passato da Chevrolet  a Ford quest’anno, sostituirà il ritirato Tony Stewart sulla vettura numero 14 aggregandosi ad un team d’elite con Kevin Harvick (già compagno di team  con il Richard Childress Racing dal 2005 al 2011), Danica Patrick e Kurt Busch. Bowyer ha all’ attivo 8 vittorie in carriera.

Paul Menard: 196 gare senza successo è la striscia più lunga tra i piloti attivi. Ormai vicino alle 200 gare, Menard difficilmente tornerà a vincere in questa serie dalla concorrenza troppo alta per il suo standard; in 363 gare spalmate in 13 anni ha concluso 55 volte tra i primi dieci  completando solo 196 giri in testa. Menard però si può consolare con la vittoria al Brickyard 400 di Indianapolis nel 2011, un’ impresa che suo padre John non riuscì ad ottenere durante i suoi 30 anni di carriera nella Indycar, nel tentativo di vincere la Indianapolis 500.

 

 

Trevor Bayne riporta in vita un’ auto storica a Darlington

Continua la sfilata di nuove livree in vista della prossima gara a Darlington nel Labour day, in cui Nascar ha deciso di farne uno sguardo al passato.

Questa volta è Trevor Bayne ad uscirne allo scoperto, con una Ford del Team Roush  che ricorda quella di Mark Martin delle annate ’96 e ’97. L’eterno secondo della Nascar con i suoi cinque secondi posti in campionato, e mai un titolo nella sua trentennale carriera ha l’onore i rivedere in pista la sua  auto proprio grazie al suo ex  crew Chief Jack Roush.

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In quegli anni Martin ha regalato tante soddisfazioni che pochi difficilmente scorderanno. E’ stato pilota Roush dal 1988 al 2006 e con questo paint scheme  ha vinto quattro gare, colto 29 top fives e 40 top ten. In  un ovale atipico come Darlington in cui lo ha visto brillare grazie a dei risultati eclatanti ( 2 successi, 17 top fives e 26 top ten), significherà fare un salto nel passato e ricordare i momenti gloriosi di Martin.

Bayne, infatti torna in pista con mitici colori rosso, blu e bianco all’ epoca sponsorizzati dalla Valvoline, che ora verrà sostituita dalla Advocare per l’occasione.

Le parole di Bayne infatti rendono ancora più orgoglioso Martin : “E’ un onore essere citati di fianco al nome di Mark Martin. Lui ha contrbuito tantissimo a Roush e in questa organizzazione. Il team ha lavorato parecchio per migliore le prestazioni dell’ auto e spero di rendere orgoglio Mark a Darlington.”

Dopo Stenhouse Jr, Bayne è il secondo pilota del team Roush ha fare il “Throwback”, ora chissà se l’eterno Biffle compierà lo stesso passo.

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