Regan Smith sostituirà Almirola a Charlotte

Opportunità d’oro per Regan Smith

Regan Smith pilota 33enne dello stato di New York  è diventato ormai il sostituto d’eccellenza ai piloti uffificiali della massima serie.

Infatti, in questo frangente Regan Smth sostituirà Almirola nell’ All Star di Charlotte in programma stanotte, infortunatosi dopo la gara del Kansas a bordo della Ford 43 del Richard Petty Motorsports, quello che per ora è il contratto per una sola gara considerato che Almirola prevede un tempo di recupero per ben 2 mesi.

Per Smith si tratta della quinta sostituzione di calibro dal 2012, già che prese il posto di Earnhardt Jr per due gare nel 2012 ( nel quale fu settimo in Kansas), di Jimmie Johnson per le qualifiche di Richmond nel 2013, di Tony Stewart e Kurt Busch per un arco di quattro gare complessive, ed infine nel 2015, sostituì Kyle Larson per una sola gara.

Tra i suoi risultati in carriera spicca la sorprendente vittoria nella Southern 500 di Darlington nel 2011 a bordo della Chevrolet 78 del Furniture Row Racing, quella che è la prima vittoria ed unica vittoria in carriera.Fu anche il primo successo del team  che sono nel 2015 rivide la luce in fondo al tunnel grazie a Martin Truex Jr, ammontando finora ad 8 vittorie complessive.

Che Regan Smith possa essere il pilota perfetto per sostituire Almirola lo si saprà dopo la gara di stanotte, nel mentre auguriamo a Aric Almirola un buon recupero. https://i0.wp.com/www.gannett-cdn.com/-mm-/34fa51139f309319e9d2c10f5fa57f1c1b69bb29/c=413-124-2496-1690&r=x404&c=534x401/local/-/media/2015/02/21/USATODAY/USATODAY/635601123480354330-USP-NASCAR--Daytona-500-Practice.jpg?w=584&ssl=1

La lista attuale degli insuccessi

A pochi  giorni  dall’ inzio  della statione NASCAR 2017  finanziata dal neo arrivato sponsor Monster Energy con la Daytona 500 si ripresenteranno le opportunità di vittoria per tutti  i  piloti presenti nella nuova stagione.

Come ogni anno, ci sono dei piloti che proveranno a concludere il loro digiuno di vittorie abbastanza lungo, 9 dei quali hanno già ottenuto almeno un successo in carriera e quest’anno tornerneranno ad essere in gara per tutta la stagione.

Kasey Kahne: Il pilota nativo di Enumclaw in forza all’ Hendrick Motorsports non vince da 83 gare, nelle quali ha ottenuto solo cinque top fives. L’ultima vittoria risale al 2014 ad Atlanta, quello che fu il quinto sigillo in cinque anni sin dal suo arrivo nel glorioso team. Nel 2017 sarà chiamato a fare una stagione più corposa delle precedenti avendo annunciato che se non vince lascerà l’Hendrick Motorsports.

AJ Allmendinger:  ‘Dinger si contraddistingue nei Road Courses di Watkins Glen e Sonoma. Per l’appunto, proprio in quest’ultimo tracciato ha ottenuto la sua prima ed unica vittoria in carriera nel 2014 negando a Marcos Ambrose la Chase in un finale scintillante  tra i due.  Per lui sono 86 le gare di digiuno.

Aric Almirola: Il cubano- americano in forza  al Petty Motorsports è l’ultimo pilota (prima di lui Jim Paschal nel 1963, Bobby Hamilton nel 1996 e 1997, e John Andretti nel 1999, oltre all’ intramontabile Richard Petty con i suoi 196 successi) nel riuscire a riportare la storica auto 43 nel Victory Lane, a Daytona nel luglio 2014 in una gara accorciata dalla pioggia. Dopo 90 partenze ufficiali senza vittoria Aric Almirola proverà in tutte le maniere a terminare questa striscia negativa, ora che da quest’anno Richard Petty ed il suo team si concentreranno solo ed esclusivamente sulla sua vettura.

Jamie McMurray: il 40enne di Joplin, Missouri entra nella sua 16° stagione NASCAR con oltre 500 partenze ufficiali all’ attivo. Per Jamie McMurray ci sono solo 7 vittorie in carriera, tutte di un importanza capitale: Daytona 500, Talladega,  Charlotte, e il Brickyard 400 di Indianapolis nel 2010. Dall’ ottobre 2013 a Talladega sono passate 112 gare; è il primo a sfondare quota cento in questa speciale  lista. Nonostante venga da due annate migliori degli ultimi sette anni di carriera, l’esperto “Mac” ha colto 10 top fives concludendo alle spalle del vincitore un paio di volte: nella gara primaverile di Phoenix nel 2015 e nella gara autunnale di Martinsville sempre nello stesso anno.

Ryan Newman: Uno dei pochi piloti laureati del plotone alla Purdue University sopranomminato “The Rocket Man”, arriva alla vigilia del suo 18° anno nella massima serie con 124 partenze dal suo ultimo successo ottenuto al Brickyard 400 di Indianapolis nel 2013, quando allora era ancora in forza allo Stewart-Haas Racing. Secondo in campionato nel 2014 alle spalle di Kevin Harvick, porta con sè il fardello di della sostituzione di Jeff Burton, l’ultimo capace di portare la Chevrolet 31 sul Victory Lane nel lontano 2008. Newman ha 17 vittorie nella massima serie NASCAR iniziata nel 2000.

Trevor Bayne: Quando vinse la Daytona 500 nel 2011 alla giovanissima età di 20 anni era a bordo della Ford Fusion 21 dei Wood Brothers, ai quali regalò il primo successo  dal 2001. Da allora dopo 129 gare, Bayne si è un pò perso nel corso degli anni senza più tagliare il traguardo in testa. In forza ad un un team di certo calibro da un paio d’anni deve ancora trovare lo spunto veloce per tornare sul gradino più alto del podio.

David Ragan: Il pilota di Unadilla ha all’ attivo due successi in carriera, entrambi ottenuti nei restrictor plates. Il primo a luglio del 2011 sul SuperSpeedway di Daytona quando correva per Jack Roush; il secondo due anni più tardi a Talladega con il Front Row Motorsports. Da allora Ragan ha visto il victory lane da lontano ottenendo solo tre top ten 134 presenze. Tornato al Front Row Motorsports per la stagione 2017, proverà a spezzare l’incantesimo quest’anno, magari ripetendosi a Daytona e Talladega.

Clint Bowyer: Nativo di Emporia, Kansas è probabilmente colui che quest’anno avrà le migliori chances di terminare il digiuno di vittorie pari a 149 partenze, al momento il secondo più lungo tra i piloti attivi. L’ultima vittoria di Clint Bowyer  risale all’ Ottobre 2012 sul Charlotte Motor Speedway ( in quell’ annata vinse ben tre gare) con il Michael Waltrip Racing quando chiuse secondo in campionato alle spalle di Brad Keselowski. Arrivato ora allo Stewart-Haas team passato da Chevrolet  a Ford quest’anno, sostituirà il ritirato Tony Stewart sulla vettura numero 14 aggregandosi ad un team d’elite con Kevin Harvick (già compagno di team  con il Richard Childress Racing dal 2005 al 2011), Danica Patrick e Kurt Busch. Bowyer ha all’ attivo 8 vittorie in carriera.

Paul Menard: 196 gare senza successo è la striscia più lunga tra i piloti attivi. Ormai vicino alle 200 gare, Menard difficilmente tornerà a vincere in questa serie dalla concorrenza troppo alta per il suo standard; in 363 gare spalmate in 13 anni ha concluso 55 volte tra i primi dieci  completando solo 196 giri in testa. Menard però si può consolare con la vittoria al Brickyard 400 di Indianapolis nel 2011, un’ impresa che suo padre John non riuscì ad ottenere durante i suoi 30 anni di carriera nella Indycar, nel tentativo di vincere la Indianapolis 500.

 

 

Il Petty Motorsports con una monoposto nel 2017

Richard Petty, l’ex pilota con il maggior numero di successi  ed il maggior numero di titoli nella storia di questa categoria, ha deciso dopo il ritiro di Brian Scott, pilota che guidò la Ford Fusion 44, di concentrarsi solo ed esclusimente sulla celeberrima monoposto 43 in mano ad Aric Almirola.

Il team infatti scende da un’ organizzazione da due ad un’ auto per il 2017 a dimostrazione anche dei pessimi risultati in stagione. Un team che fino a sette anni fa aveva addirittura quattro auto.

“A fine stagione del 2016 siamo giunti alla decisione che per noi può garantire il massimo rendimento. Pensiamo che nel miglior interesse degli sponsors e del Richard Petty Motorsports concentrare le nostre risorse nella Ford Fusion #43 e Aric Almirola nel 2017” ha detto il team in un comunicato rilasciato nei giorni precedenti.

Il Richard Petty Motorsports, diventa così il secondo team spinto dal motore Ford a ridurre il numero delle auto in pista dopo Il Roush Fenway Racing sceso da tre a due pilota con la partenza di Greg Biffle.

Petty, però non  sta a guardare, la cui intenzione è di riportare a due le monoposto presenti nel team per il 2018. Un team che nel 2010  aveva quattro piloti: Kasey Kahne,A.J. Allmendinger, Elliott Sadler e Paul Menard. Nel 2011 il disfacimento parziale del team salvò Allmendinger di fianco all’ Australiano Marcos Ambrose sulla Ford numero 9.

A seguire i problemi di Allmendinger hanno portato il sette volte campione NASCAR e proprietario Richard Petty a firmare Aric Almirola, il quale vincendo la Daytona 400 nel 2014, entrò addirittura nel Chase. La partenza di Ambrose a fine dello stesso, il quale aveva regalato due successi nello stradale del Glen durante i suoi quattro anni di permanenza con il team, diedero l’opportunità a Sam Hornish di ritornare nella massima serie per il 2015.

I successivi risultati sottotono dell’ ex Indycar Hornish costrinsero Petty a licenziarlo e ad offondare la Ford Fusion #9  e reclamare la Ford #44  per Brian Scott, neo arrivato nel team. Il secondo posto a Talladega lo scorso ottobre non è stato a sufficienza per convincere Scott a rimanere, il quale ha optato per il ritiro definitivo dalle corse.

Ora, Petty avrà con sè per il quinto anno consecutivo Aric Almirola, un pilota ancora in fase di sviluppo.

Ford ha perso così due monoposto sulla griglia per il 2017, ma d’altro canto l’arrivo dello Stewart-Haas che passerà da Chevrolet a Ford il prossimo anno porterà in pista Danica Patrick, Kurt Busch, Kevin Harvick e Clint Bowyer a bordo di quattro ulteriori Ford Fusion.