Kenseth ritorna con Roush

Mercoledì l’annuncio ufficiale al fianco di Jack Roush e Mark Martin: Kenseth condividerà part time con Trevor Bayne la Ford numero 6 del Jack Roush Racing fino a fine stagione. Sono state al momento annunciate solo la gara in Kansas il prossimo 12 maggio e l’All Star Race di Charlotte a fine mese.

Bayne dal canto suo, colpito da sclerosi nel 2013 non ha rilasciato alcuna indiscrezione a riguardo, ma il ritorno di Kenseth è stato accolto con soddisfazione.

La storia dice che Kenseth ha ottenuto 24 successi in carriera con Roush a bordo della Ford numero 17, al quale si aggiunge un titolo nel 2003, il primo dello storico team che si sarebbe poi ripetuto l’anno successivo con Kurt Busch.

Kenseth aveva terminato la stagione scorsa vincendo a Phoenix lasciando il volante della Toyota numero 20 di Gibbs al giovane Erik Jones, in arrivo dal Furniture Row Racing. Nel complesso il veterano ha ottenuto 39 vittorie in carriera in quasi 650 gare disputate.

Infine, essendo part-time è chiaro che non potrà prendere parte alla lotta per il titolo.  Un calendario gare più dettagliato verà rilasciato in un futuro ancora da determinare.

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Joe Gibbs estende la partnership con Toyota

Toyota Racing e Joe Gibbs Racing continueranno a far parte dell’ alleanza formatasi nel 2008.

Secondo le fonti non è stato dichiarato la durata di questo nuovo rapporto tra il  team e la casa nipponica, sul quale sono state costruite le basi solide per il successo. Dunque l’estensione che giunge dopo la tripletta di Kyle Busch  (Texas, Richmond, Bristol), avrà ancora una volta Joe Gibbs come portabandiera di questo motore.

Il team debuttò nel 1992 con Dale Jarrett a bordo della celeberrima auto 18. In 27 stagioni, Gibbs si è esteso  fino a 4 vetture nella massima serie ottenendo 151 vittorie (93 delle quali con Toyota) in 2196 partenze ufficiali. Da allora Gibbs ha ottenuto 4 campionati piloti con Bobby Labonte (2000), Tony Stewart (2002 e 2005) e Kyle Busch (2015). Due con Pontiac, uno con Chevrolet ed uno con Toyota.

Tra le più importanti vittorie con Toyota si riscontrano la Daytona 500 nel 2016 con Denny Hamlin, la Coca Cola 600 con Carl Edwards, 5 vittorie a Darlington e due Brickyard 400.

Gibbs ha usato in questi 27 anni, Chevrolet dal 1992 al 1997, Pontiac dal 1997 al 2002, Chevrolet dal 2002 al 2007, ed infine Toyota dal 2008.

Per quel che concerne la casa nipponica, oltre a Gibbs può contare su due ulteriori team composti da un singolo pilota:il Furniture Row Racing con Martin Truex Jr (campione in carica), e il BK Racing con Gray Gaulding. La conferma della solidità di Toyota si vede anche dai due titoli piloti negli ultimi tre anni ed altrettanti titoli costruttori.

Da notare che con la vittoria di sabato Toyota  ha raggiunto Oldsmobile a quota 115 successi complessivi.

Kyle

Ford Mustang nella Monster Energy Series dal 2019

Nella giornata odierna Ford Performance ha annunciato l’arrivo della Ford Mustang nella massima serie in sostituzione alla Ford Fusion a partire dalla prossima stagione.

Dall’ era moderna sancita con la stagione 1972, sono quattro i modelli Ford usati finora. Mustang seguirà la Torino usata fino al 1977, la Thunderbird ( 1977-1997), la Taurus (1998-2005) e l’attuale Ford Fusion dal 2006.

La decisione è dovuta al cambio effettuato da Toyota con un nuovo telaio ed il passaggio di Chevrolet da quest’ anno dal modello SS alla Camaro, la celeberrima muscle car.

E così anche Ford vuole stare al passo delle rivali, da sempre “nemica” numero uno di Chevrolet: 15 sono i campionati costruttori vinti della casa dell’ ovale blu, contro i 39 di Chevy; 658 le vittorie complessive dei piloti Ford, 779 i successi dei piloti Chevrolet.

Inoltre si può dare per certo che Ford non vede un titolo piloti dal 2004 con Kurt Busch, dopo averne vinti tre in 6 anni ( Jarrett 1999 e Kenseth 2003), tentando la mossa di portare la Fusion dal 2006 che si ha rivisto risultati eclatanti, ma a parte tre annate ( Keselowski con Dodge 2012, Kyle Busch 2015 e Truex Jr nel 2017 con Toyota) ha lasciato lo scettro a Chevrolet, merito soprattutto di quel Johnson alieno che all’ epoca non ne voleva sapere di sconfitte.

Dunque un passo decisivo, per ricalibrare la concorrenza, anche se, a pari fatti Ford sta letteralmente dominando la stagione odierna con 4 successi su 8 gare.

La Mustang è attualmente nella Xfinity Series dal 2011, assieme alla Camaro

Mustang

 

Il calendario Monster Energy 2019

Qualche settimana fa la NASCAR ha cominciato a preparare il campionato 2019 presentato solo ed esclusivamente il calendario gare.

Una stagione che prenderà il via il 14 Febbraio a Daytona e chiuderà i battenti il 17 novembre a Miami, come di consueto. I playoff scatteranno da Las Vegas il 15 settembre, con nessuna variazione di rilievo rispetto a quello del 2018.

NASCAR 2018

Gli orari delle gare saranno annunciate in futuro.Di seguito la lista con rispettive date:

 

DATE RACE
Sun., Feb. 10 Daytona 500 – Qualifying
Sun., Feb. 10 The Clash
Thurs., Feb. 14 Daytona 500 – Duels
Sun., Feb. 17 Daytona 500
Sun., Feb. 24 Atlanta
Sun., March 3 Las Vegas
Sun., March 10 ISM Raceway
Sun., March 17 Auto Club
Sun., March 24 Martinsville
Sun., March 31 Texas
Sun., April 7 Bristol
Sat., April 13 Richmond
Sun., April 21 OFF WEEK – EASTER
Sun., April 28 Talladega
Sun., May 5 Dover
Sat., May 11 Kansas
Sat., May 18 All-Star Open
Sat., May 18 All-Star Race
Sun., May 26 Charlotte
Sun., June 2 Pocono
Sun., June 9 Michigan
Sun., June 23 Sonoma
Sun., June 30 Chicago
Sat., July 6 Daytona
Sat., July 13 Kentucky
Sun., July 21 New Hampshire
Sun., July 28 Pocono
Sun., Aug. 4 Watkins Glen
Sun., Aug. 11 Michigan
Sat., Aug. 17 Bristol
Sun., Sept. 1 Darlington
Sun., Sept. 8 Indianapolis
Sun., Sept. 15 Las Vegas
Sat., Sept. 21 Richmond
Sun., Sept. 29 Charlotte
Sun., Oct. 6 Dover
Sun., Oct. 13 Talladega
Sun., Oct. 20 Kansas
Sun., Oct. 27 Martinsville
Sun., Nov. 3 Texas
Sun., Nov. 10 ISM Raceway
Sun., Nov. 17 Miami

Monster Energy rinnova la partnership con NASCAR

Era nelle previsioni, ma sorgevano dubbi sulla lunghezza della nuova partnership con la massima serie NASCAR.

La settimana scorsa infatti, Monster Energy e NASCAR hanno raggiunto l’accordo per allungare fino al 2019 il contratto di sponsorizzazione. Dunque un futuro ancora roseo per la massima serie per almeno un anno, ma pare poco promettente la presenza della bevanda ormai nota nel continente americano, dopo il 2019, quando un ulteriore sponsor potrebbe subentrare a quello odierno.

D’altronde, si sapeva sin dall’ inizio che Monster Energy, entrata nella stagione 2017 al posto di Sprint, che avrebbe portato meno entrate rispetto alle precedenti. Inoltre è tutt’ ora sponsor di Kurt Busch, pilota a bordo della Ford 41 dello SHR e di Kyle Busch nelle serie minori.

Con il 2019 coperto, inizia però la caccia per plausibili sostituti a Monster Energy, a questo punto forse alla sua ultima annata di sponsorizzazione. Vero è che NASCAR ha già fatto dei piani futuri non indifferenti. A partire dal 2020 potrebbe anche entrare una quarta casa costruttrice al fianco di Chevrolet, Toyota e Ford, mentre a fine di quell’ anno scadranno i contratti con la maggior parte dei tracciati presenti; sarà quindi una lunga corsa per delineare il futuro della massima serie NASCAR.

Il tempo deciderà il corso degli eventi, ma per ora possiamo ancora gustarci la bibita “energetica” per almeno un’ altro anno.

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