Petty Motorsports passa a Chevrolet

Richard Petty, il leggendario campione autore di 200 vittorie in carriera e 7 titoli, ha deciso per il 2018  di passare da Ford a Chevrolet con il suo team fondato nel 2000, Il Richard Petty Motorsports.

Nella sua storia il team ha maturato 20 vittorie (17 con Dodge e 3 con Ford), in cui Kasey Kahne rimane il miglior pilota di sempre, con ben 11 vittorie totali. Gli altri ad ottenere almeno un successo sono Bill Elliott ( 4 vittorie) Marcos Ambrose e Jeremy Mayfield ( 2 vittorie a testa) ed infine, Aric Almirola ( 1 vittoria).

Dopo 831 gare con Dodge e 681 gare con Ford, Il RPM passa all’ altro motore a stelle strisce per la prima volta nella sua storia, Chevrolet, alfiere di questa categoria con ben 39 titoli complessivi.

In questo modo il team crea un’ alleanza con il Richard Childress Racing  fornitore del motore Chevrolet  e la nuova Camaro ZL1.

Per l’occasione Click and Close sarà lo sponsor ufficiale di Bubba Wallace, subentrato ad Aric Almirola dalla prossima stagione, facendo di Wallace nuova forza del team nella speranza di ottenere risultati eclatanti, che mancano al team da almeno 7 anni.

Di seguito la foto della nuova Chevrolet Camaro del team:

 

 

 

 

Bubba Wallace con RPM nel 2018

Mentre stagione della Monster Energy Series si avvia verso la conclusione, continua a completarsi la rosa per il campionato del prossimo anno.

Sarà Darrell Wallace Jr a salire sulla Ford Fusion 43, la celeberrima auto che ha generato e consolidato la leggenda di Richard Petty sulla quale ha ottenuto 192 delle 200 vittorie in carriera.  Wallace sarà il decimo pilota di quest’auto da quando Richard appese il volante al chiodo a fine stagione del 1992. Prima di lui sono passati John Andretti, Wally Dallenback, Bobby Hamilton,Christian Fittipaldi, Jeff Green, Bobby Labonte, Reed Sorenson, A.J. Allmendinger ed Aric Almirola, dei quali solo Hamilton, Andretti ed Almirola sono riusciti a riportare la vettura 43 in Victory Lane per un totale di 4 vittorie.

Wallace sarà anche il primo afro-americano a gareggiare full time nella massima serie, il quale ha già corso quest’anno prendendo il posto di Almirola per quattro gare, quando il cubano-americano è stato costretto a saltare dieci gare causa infortunio nella gara primaverile in Kansas.

Per quel che concerne Aric Almirola, al momento figura come pilota senza volante per la stagione 2018, seppur le speculazioni dei mesi scorsi lo davano sulla Ford Fusion 10 del Stewart-Haas Racing. Dunque nessuna notizia ufficiale e Almirola si aggiunge alle voci di Matt Kenseth. Kurt Busch, Danica Patrick, Landon Cassill e Michael McDowell tra i piloti free agent.

Almirola  ha ottenuto in carriera 1 vittoria a Daytona nel luglio 2014, 1 pole position a Charlotte nel 2012 e soli 176 giri in testa all’ attivo. Con solo tre gare rimaste nel campionato odierno, non ha molto ancora da dimostrare se non nella speranza di qualche buon risultato che possa valergli un sedile per il 2018.

Il Richard Petty Motorsport dovrebbe continuare la sua presenza in campionato con una sola organizzazione, la Ford 43.

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Danica Patrick lascia Stewart-Haas Racing

Danica Patrick non sarà pilota per lo Stewart-Haas Racing nel 2018 sulla Ford #10 da quanto è stato annunciato sul suo profilo ufficiale di Facebook.

“E’ stato un onore guidare per Tony Stewart, Gene Haas e tutta l’organizzazione dello Stewart Haas nelle ultime sei stagioni”, ha annunciato Danica Patrick “Insieme abbiamo ottenuto la pole a Daytona per le 500 miglia, sette top ten e  qualche altro momento entusiasmante durante questo periodo. A causa di una nuovo accordo con un nuovo sponsor per il 2018 è giunto il momento di finire la mia relazione con il team. Gli sponsor hanno un ruolo vitale in questo sport e sono stata molto fortunata nel corso della mia carriera, ma quest’anno hanno preso un’ altro tipo di piega. I nostri partner Aspen Dental e Code 3 hanno fatto un grosso lavoro per sponsorizzare le gare di questa stagione e mi gratifico con loro.”

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“Auguro il meglio per il team con il nuovo sponsor e pilota. Per quel che concerne me mi concentrerò in questo finale di stagione per finire nel migliore dei modi. Ho molta fede in me stessa e sono fiduciosa nel mio futuro”.

Al momento, Danica Patrick è senza volante per il 2018 e secondo le indiscrezioni nessun team sarebbe interessato a lei, nonostante la caterva di soldi  portati in questi anni nella NASCAR. Vero è che la mancanza di risultati eccellenti non  l’aiutano nel futuro all’ interno di questa categoria.  D’altronde Danica  Patrick, 35 anni ha già messo  in moto altre passioni come yoga, la nuova linea di abbigliamento e il vigneto nei pressi di casa sua aprendo possibilità di una seconda carriera in altri settori ma al di fuori del mondo dei motori.

Smithfield lascia Richard Petty per Stewart-Haas

Lo sponsor primario della vettura 43 in mano al leggendario Richard Petty, come owner e guidata da Aric Almirola saluta il team e pass ain mano ad un’ altro team fordista: lo Stewart-Haas Racing.

“Siamo lieti di annunciare che Smithfield  si unirà a Stewart-Haas Racing ad inizio 2018. La decisione di lasciare il Richard Petty Motorsports è stata difficile e speriamo con Stewart Haas di migliorare la nostra competitività in pista come leader di esportazioni di cibo”.

I dettagli di questo accordo verranno precisati in una data ancora da decidere. Questa è la causa forse primaria che ha portato Danica Patrick a lasciare il team, ma secondo le indiscrezioni si parla dell’ arrivo di Aric Almirola  che con Smithfield potrebbe  salire sulla Ford numero 10 nel 2018. sia Sponsor, sia pilota resteranno in mano a Richard Petty  fino a Miami, il quale ha confermato poche ore più tardi la partenza del pilota  cubano americano al termine della stagione.

Di conseguenza, sempre senza note ufficiali, Bubba Wallace sarebbe il candidato numero uno per prendere il posto di Almirola sulla Ford 43 nel 2018, dopo averlo sostituito per quattro gare portando a casa ottimi risultati.

In attesa di nuove ufficialità, i movimenti di mercato continuano a sorprendere per il 2018 con una vera rivoluzione della rosa piloti.

 

 

Petty and Elliott to drive pace cars at Darlington

Two of the most iconic drivers in NASCAR, Richard Petty and Bill Elliott are going to drive two pace cars which will lead the field for the Southern 500 on September 3rd during the Labour Day.

Both legendary drivers managed during their remarkable career to tame Darlington Raceway at least once. Richard Petty came with a win in 1966, and swept both races in the 1967 season, a year when he was crowned Champion for the first time conquering 27 races. Elliott on his own was less dominant than Petty but reached the Victory Lane 4 times: twice in 1985, 1988 and for the final time in 1992.

This honorary news came just after Richard Petty 80th Birthday on July 2nd and showed his happiness remembering the dominant win in 1967: “The 1967 Southern 500 was a great win. To be able to win at Darlington, especially in those days, was really special. The Southern 500 was and still is, one of the great races in our sport,”  Petty said. He led 345 laps out of 364 that day.

They will honor the manufacturers of the iconic cars used during that time. Petty will field his 1967 Plymouth used during that season while Bill Elliott will jump in Ford Shelby GT350 Mustang pace car, the who leads the race to the green flag.

This iconic moment will be part of NASCAR Throwback day marking the Southern 500 of 2017. Both Drivers are already in the Hall of Fame When Petty has been elected in 2010, Elliott came up with the list five years laters in 2015.

With them back on track it surely will be a fantastic weekend in Darlington.

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Gli ovali defunti: Langley Field Speedway

 

Il Langley Field Speedway o Langley Speedway ( da non confondere con quello in Canada) non è un ovale scomparso, bensì uno di quelli che al giorno d’oggi solo le serie minori hanno la possibilità di gareggiare.

Prima dell’ arrivo delle serie minori, Il Langley Speedway ospitò dal lontano 1964 al 1970 ben 9 gare dell’allora Grand National. Bisogna però ricordare che Langley conobbe luce nella macro categoria degli ovali già nel 1950, di fronte alla base della NASA dall’ omonimo nome nei pressi della città di Hampton nello stato della Virginia.

Ovale da una leggerissima inclinazione pari a 6° in curva e 4 ° nei rettilienei può vantare della lunghezza di 636 metri, caratteristica che lo rende un vero e proprio short track, leggermente più esteso di Bristol e Martinsville.

Nonostante sia un ovale già asfaltato, quando accolse il Grand National solo i re della terra battuta riuscirono in qualche modo a domarlo. Il 15 Maggio 1964 la Tidewater 250  venne letteralmente dominata da Ned Jarrett che completò ben 227 giri in testa, grazie al ritiro di David Pearson per pressione dell’ olio al carburatore precedendo di tre giri Marvin Panch secondo, e di ben otto giri Buddy Baker alla fine terzo.

Il buon risultato della prima gara, portò gli organizzatori a rinnovare il contratto piazzando un evento per l’anno successivo e Jarrett si riconfermò leader inconstrato terminando la gara a pieni giri con Hutcherson ad un giro di ritardo. Dal 1966 al 1967 le gare finirono in mano a Richard Petty, il quale non poteva mancare all’ appuntamento con la bandiera a scacchi tra la lista delle sue 200 vittorie in carriera incrementando nei due anni il numero di giri in testa; 177 nel 1966, 223 nel 1967, tanto per non cambiare la legge del più forte.

Ma Petty non era imbattibile e tra il 1968 ( 2 gare) ed il 1969 il testimone di leader passò al vice David Pearson. Nella prima di queste tre, datata 18 maggio 1968 Pearson se la vide proprio con il campione uscente Petty spartendosi le redini della gara, ma dopo 242 giri il motore della vettura 43 andò in fumo. Nella gara autunnale però Pearson sbaragliò la concorrenza  completando tutti 250 giri in testa, lasciando a Petty  il solo panorama degli scarichi della sua Ford. Infine, nel 1969, fu la fortuna a dare  Pearson il terzo successo ed il primato di vittorie nella storia di Langley, perchè Bob Isaac capitolò dopo 260 giri in testa. Terzo fini un certo Dave Marcis che culminò la sua interminabile carriera solo 2002 dopo ben 35 anni di attività

L’ultimo anno, il 1970 l’addio a Langley fu coronata dalla rivincita di Isaac nella visita di Maggio, mentre Bobby Allison portò a casa la gara di Novembre la 48° ed ultima di un campionato vinto da Isaac ai danni di Allison.

Da quel momento Langley apri le strade a categorie minori e al giorno d’oggi accoglie su asfalto ben 11 serie : Late models, grand stock, modifieds, legends cars, super street, UCAR, pro six, super trucks, HRKC Pro Winged Champ Karts, ed enduro.

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Addio a Pete Hamilton: aveva 74 anni.

Pete Hamilton pilota NASCAR degli anni ’70 e vincitore della Daytona 500 del 1970 con il Petty Enterprises, è deceduto martedì all’ età di 74 anni.

L’annuncio è stato dichiarato dal suo ex team, il Petty Motorsports e da NASCAR ricordandolo per le sue gesta di spessore durante gli anni di professionismo. Alla vittoria di Daytona del 1970  sono seguite altre due vittorie ottenute nel secondo Super Speedway del campionato, Talladega sempre nello stesso anno, alle quali si aggiunge il successo nelle qualifiche per la Daytona 500 del 1971. Hamilton ha chuso la sua carriera professionistica con quattro vittorie e 26 top fives in sole 64 partenze ufficiali.

Ma il pilota è ricordato per la sua grande velocità espressa nei SuperSpeedway tanto da metterlo nell’ olimpo dei campioni in quella Daytona 500 del ’70  guidando una Plymouth Superbird numero 40 con il team di Richard Petty e compagno di Maurice Petty, all’ epoca a bordo della celeberrima  Plymouth Superbird  43.