NASCAR: Hamlin vince la Daytona 500

Dopo 47 gare di digiuno e precisamente dalla  Bojangles Southern 500 di Darlington 2017, Denny Hamlin si aggiudica la prima gara della massima serie NASCAR, colpita pesantemente dagli incidenti.

Solo tre auto su 40 in griglia sono sopravvisute intatte e 14 a pieni giri, che come di consueto ha visto la gara incrementare il quantitiativo di “yellows” nelle fasi finali di gara.   Hamlin leader indiscusso per 30 giri ha dedicato questa vittoria a J.D. Gibbs figlio del proprietato Joe Gibbs scomparso prematuramente lo scorso 11 di gennaio all’ età di 49 anni.

Sulla linea del traguardo la lingua parlata è  il nipponico con tre Toyota davanti a tutti, in cui oltre ad Hamlin seguono Kyle Busch ed un sorprendente Erik Jones, il quale beffa sulla linea un frustratissimo Joey Logano.

Logano si aspettava il supporto del pilota Ford Michael McDowell, che purtroppo ha mancato l’appuntamento pensando a lui stesso e lasciando Logano a lottare con tre Toyota in completa solitudine. Sfortuna vuole che lo squadrone Ford è collassato negli ultimi 30 giri, prima con Keselowski, poi con l’azzardato sorpasso di Bowyer su incolpevole McDowell, iil quale girandosi ha sancito anche la fine della corsa anche del campione 2014, Kevin Harvick.

Anche Chevrolet ha trovato conforto temporaneo sui giovani di Hendrick, e su un Johnson Colpito al retrotreno in fase di rallentamento ai Box. Il veterano di El Cajon non è arrreso portando a casa un modesto nono posto finale.

Male Ganassi, prima con Kurt Busch, out dopo 50 giri poi, Larson e McMurray non sosno riusciti ad uscire indenni dalla miriade di incidenti che hanno colpito la gara.  Per McMurray si tratta dell’ ultima gara in carriera, prima di passare come analista per Fox a partire da domenica. il 42enne di Joplin, Missouri chiude con 7 vittorie, 168 top ten, 11 poles e 1903 giri compiuti in testa in 583 partenze ufficiali.

Note d’onore a Matt Di Benedetto, autore di 49 giri in testa, il massimo per un singolo pilota in gara ed il rookie Ryan Preece capace di fare slalom da manuale nei giri finali.

Il risultato finale del top 15 della Daytona 500 è il seguente:

  1. Denny Hamlin
  2. Kyle Busch
  3. Erik Jones
  4. Joey Logano
  5. Michael McDowell
  6. Ty Dillon
  7. Kyle Larson
  8. Ryan Preece
  9. Jimmie Johnson
  10. Ross Chastain
  11. Alex Bowman
  12. Brad Keselowski
  13. Ricky Stenhouse Jr
  14. Ryan Newman
  15. Parker Kligerman

 

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Danica Patrick gareggerà nella Daytona 500

Dopo mesi di dubbi e perplessità nello spazio di pochi giorni Danica Patrick, la donna più veloce al mondo ha trovato sponsor e team per la sua ultima corsa in NASCAR: la Daytona 500 2018.

A darle manforte per un’ ultima volta è il suo originario sponsor Go DADDY, al suo fianco sin dai tempi della Indycar che rientra in NASCAR ( e possibilmente anche Indycar)  per aiutare la celeberrima pilota dell’ Illinois  a chiudere la carriera come aveva previsto: DAYTONA 500 ed INDIANAPOLIS 500.

La Patrick che figura come donna con più top ten in carriera (7), partenze (190) e giri in testa (64), ha avuto l’onore di ottenere la pole proprio sul gigante ovale della Florida nel 2013 e piazzare un sesto posto ad Atlanta nel 2015 registrando il miglior risultato per una donna in NASCAR.

Lasciando i risultati sostanzialmente scarsi durante questa seconda parte di carriera, rimane a tutti gli effetti la donna più forte del Motorsport. Potrebbero passare anni, o decadi prima di trovarne una simile nella massima serie.

Ad ogni modo Danica Patrick risulta più efficiente nei risultati nella Indycar, in cui figurano  una vittoria sul ovale giapponese di Motegi, sette podi e la bellezza di 63 top ten 114 partenze ufficiali.

Ad allearsi con lei dopo la notizia di sponsorizzazione è il Premium Motorsport spinto dal neo motore Chevrolet Camaro; un team dai risultati scadenti nelle tre serie NASCAR. Così Danica Patrick  salirà a bordo della vettura numero sette affiancato dal suo storico Crew Chief Tony Eury Jr, per l’ultima volta  ed il suo “farewell Double”.

Non importa quanto sia stata criticata, e comunque sia è una pilota che ha dato il massimo in una categoria dominata da piloti di sesso maschile, ma rimarrà chiaro che le pagine di storia scritte saranno negli annali di questo sport facendo da esempio alle generazioni femminili a seguire.  Tra queste figurano Nicole Behar, Julia Landauer e Kenzie Ruston  nella serie minori nazionali ARCA e K&N Pro Series, le ragazze della NASCAR WHELEN EURO SERIES Arianna Casoli, pilota emiliana che gareggia nell’ Elite 2 con il CAAL Racing e della giovane spagnola nativa di Valencia Carmen Boix, ed infine, possibilmente in un futuro lontano ma non troppo, potrebbe aprire la strada ad una certa Ella Sofia Gordon, la figlia del leggendario Jeff Gordon, vincitore di 4 campionati NASCAR e 93 gare nella massima serie.

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Tony Stewart si infortuna e non prenderà parte alla Daytona 500

TSM350_-_2015_-_Tony_Stewart_-_1_-_StierchNella giornata di Lunedì è giunta la notizia che  Tony Stewart, tre volte campione NASCAR e secondo pilota attivo con il maggior numero di successi con 48 si è infortunato alla schiena dopo un incidente con una 4×4 nei pressi di San Diego.

Il pilota è stato prontamente portato in ospedale e il team lo Stewart-Haas ha rilasciato un comunicato ufficiale: “Tony Stewart, pilota della Chevrolet numero 14 per lo Stewart-Haas Racing  nella Nascar Sprint Cup Series, ha subito un infortunio alla schiena in un incidente non professionistico Domenica pomeriggio. Stewart è sveglio e vigile, e può muovere tutte le estremità del corpo”.

Su questa base erano incerte le possibiltà per lui di iniziare la stagione 2016 il 13 di febbraio, ultimo anno della gloriosa carriera professionistica.

Infatti, ieri pomeriggio il team ha rilasciato un secondo comunicato come aggiornamento delle condizioni del pilota che ha sofferto una frattura ad una vertebra lombare nella zona bassa della schiena.” Stewart è stato trasportato in North Carolina  dove ha subito l’operazione Mercoledì. “Il periodo di recupero significa che Stewart salterà l’inizio della stagione. Una data per il suo ritorno non è ancora stata precisata ma è pianificato che dopo il completo recupero, il pilota ritornerà sulla Chevrolet numero 14 nel 2016″.

Secondo Il dottor Jerry Punch, noto analista della ESPN in Nascar  Tony Stewart è stato molto fortunato ” Queste fratture sono molto pericolose perchè i frammenti dell’ osso rotto possono penetrare la spina dorsale e creare altri seri problemi”.

Stewart, 44 anni salterà la celeberrima Daytona 500 non potendo così sfatare il mito di questa gara che non ha mai vinto carriera, seppur sia arrivato primo ben 19 volte su questo ovale. Al momento non si conosce il suo possibile sostituto a interim.