Hendrick Motorsports svela le livree del 2018

Per la prima volta nella sua storica carriera più vittorioso della NASCAR, quello di Rick Hendrick  ha svelato nella notte italiana le livree delle quattro nuove Chevrolet Camaro che scatteranno nella Daytona 500 2018.

Le auto sono state presentate dai piloti accompagnati da personaggi leggendari di questo sport. Alex Bowman affiancato a Dale Earnhardt Jr ha svelato la Camaro 88 targata Nationwide. Il presente ed il futuro della vettura 88 hanno mostrato i colori blue e bianco, che hanno recentemente contraddistinto questa Chevrolet. Jimmie Johnson dal canto suo, con 83 vittorie su questa vettura,il veterano del team  e sette volte campione NASCAR è stato affiancato dall’ owner Rick Hendrick per svelare i colori della Chevrolet 48 nero opaco ed un giallo fluosforescente. Una livrea nuova targata Lowe.

Storia e passaggio di testimoni invece per le auto 24, celeberrima auto del team dal 1992 e la neo arrivata numero 9, in sostituzione della storica Chevrolet numero 5.

La vettura 24, la quale sarà guidata dal giovane William Byron si presenta con un tuffo nel passato legandosi ai colori di Jeff Gordon con colori accesi  giallo, rosso blu ed sfumatura a forma di fiamma. Colori che hanno constaddistinto la seconda parte della carriera di Gordon. Un auto che sarà sponsorizzata da Axalta. Al momento la vettura 24 conta solo con i 93 successi Gordon, ora  in mano Chase Elliott che la lascerà a fine stagione per salire su un sedile che ha caratterizzato la carriera  di suo padre Bill Elliott.

Infatti, Chase e Bill hanno hanno rivelato i colori della della Chevrolet numero 9 appartenuta a Bill Elliott dal 1976 al 1991 e dal 2001 al 2003 conquistando 38 dei suoi 44 successi in carriera. La nuova Camaro di Chase Elliott sarà sponsorizzata nuovamente da NAPA, il quale ha deciso di allungare il contratto con il pilota per i prossimi 5 anni. Una Chevrolet dai colori blu, giallo e bianco che la rappresenteranno nella prossima Daytona 500. Per la vettura numero 9, autrice di 53 successi vede oltre a Bill Elliott, Kasey Kahne con 11 vittorie e Marcos Ambrose con 2 vittorie su questa vettura appartenuta negli anni recenti, fino al 2014 a RPM (Richard Petty Motorsports). Il testimone passa così a Chase Elliott che ora ha la possibilità di vincere con due auto storiche.

Un gruppo di giovani piloti con grandi speranze per il futuro di Hendrick accompagnati dal leggendario veterano Jimmie Johnson a caccia del record dei record.

La nuova Chevolet Camaro sostituirà dal 2018 la SS attiva dal 2013 nella massima serie, ora che al momente, figura nella Xfinity, aprendo le porte ad una possibile concorrenza spietata con Ford che al momento ha in campo la Fusion e la Toyota con la Camry.

Hendrick resta con quattro auto nel 2018

Per Rick Hendrick il personaggio con più successi nella NASCAR, l’anno odierno è uno dei più difficili e pieno dei cambiamenti.

Dopo aver confermato l’arrivo nel 2018 di Bowman in sostituzione a Dale Earnhardt Jr le scorse settimane, il quale si ritirerà dalle corse a fine anno si ritrova con due giovani a fare da scudieri a Jimmie Johnson, il veterano per eccellenza del team.

A fine  2015 Gordon appese il volante al chiodo passando il testimone a Chase Elliott, nonostante, abbia poi sostituito l’infortunato Earnhardt jr nel 2016.

Sia Elliott che Johnson hanno recentemente rinnovato i loro contratti fino al 2022 e il 2020 rispettivamente, ormai punti fissi per i prossimi anni. Elliott  è ancora a caccia del primo successo in carriera, mentre Johnson rincorrerà l’ottavo titolo nella massima serie. L’aggiunta di Bowman sulla Chevrolet 88 chiude un’ altro tassello nel futuro dell’ Hendrick Motorsports.

La conferma da parte di Hendrick nel voler rimanere con quattro vetture in campionato sigilla la storica auto numero 5  con quale fece partire la leggenda nel 1984, mette  però ancora in dubbio la presenza di Kahne su quel volante.  La vittoria di Indianapolis dovrebbe cancellare quanto detto da Kahne negli ultimi anni, in scadenza di contratto nel 2018. Tuttavia il pilota di Enumclaw rimane sottotono rispetto ai suoi compagni di squadra con risultati scarsissimi, una media finale di gara di 19.29 e con solo 4 top ten in 21 gare stagionali.

L’unico inghippo da risolvere per Hendrick è questo e tutto dipenderà da come Kahne si comporterà da qui a fine stagione, incluso nella sua presenza nei playoff, che al momento lo pone come un contendente per il titolo.

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Johnson: “Bowman sarebbe perfetto per sostituire Earnhardt Jr”

Il veterano dell’ Hendrick Motorsports, nonché il 7 volte campione NASCAR Jimmie Johnson non sa con certezza chi sarà il prossimo pilota a bordo della Chevrolet 88, vettura guidata da Earnhardt Jr sin dal suo arrivo nel team dal 2008, dopo che Robert Yates la trasferi all Hendrick Motorsports il 14 settembre 2007.

Un’ auto storica di spicco negli ultimi 20 anni, guidata fino al  2006 dal grande Dale Jarrett capace di vincere 28 delle sue 32 vittorie a bordo dell’ allora Ford 88. In totale la vettura ha partecipato 1617 gare delle quali ci sono 74 vittorie, 388 top 5s e 669 top 10s dal 1949 (primo pilota a salirci fu un certo Pepper Cunningham), e conobbe il Victory Lane solo nel 1954 con Buck Baker.

Johnson

Per Johnson saranno gli sponsor a sancire il futuro di questa vettura, che al momento vede 3 piloti possibili. Alex Bowman, ebbe l’opportunità di sostituire Earnhardt jr le ultime 10 gare del 2016 racimolando tre top ten nella sua strada verso Miami. Figura poi William Byron giovane rampante pilota della Xfinity Series, al momento in forza al Jr Motorsports e leader del campionato odierno con due successi. Infine, Matt Kenseth, pilota espertissimo alla sua 18° stagione appiedato al termine di quest’anno in cui lascerà la vettura numero 20 del Joe Gibbs Racing, a favore di Erik Jones. Kenseth potrebbe tornare utile per un anno di contratto, nell’ attesa del salto di qualità di William Byron.

“Stiamo mettendo un certo peso su Bowman che ha dimostrato di essere all’ altezza in certe situazioni”. Infatti, Johnson crede fermamente che il pilota dell’ Arizona sarà pronto per passare a Full time nel 2018. “Le sue prestazioni mi fecero impressione, Ha vinto la pole a Phoenix ed è rimasto nell’ avanguardia del gruppo a lottare con i migliori”.  L’ottimismo di Johnson conferma quindi le opinioni di Earnhardt Jr fortemente deciso a scommettere su Bowman. ” Conosce il nostro team, è un ottimo compagno di squadra” ha esordito Johnson.

Vero è che la notizia poco sorprendente dell’ addio di Kenseth al Gibbs Racing, ha dato ha Hendrick la possibilità di tenerlo in considerazione. Johnson, infatti conferma le voci degli ultimi giorni: ” Sono alcune settimane che parliamo del futuro del team ( Kahne potrebbe andarsene, mentre Johnson ed Elliott hanno rifirmato fino al 2020 mentre Elliott sarà della stessa compagnia fino al 2022). Certamente la disponibilità di Kenseth è da tenere in considerazione. Non ho parlato con Hendrick nelle ultime settimane a riguardo, ma gli sponsor detteranno chi salirà su quella vettura”.

Byron, ha dato filo da torcere a Hamlin in Michigan nella Xfinity Series a soli 19 anni e dimostra già di avere un talento esplosivo degno di essere un possibile erede di Johnson. Bowman invece, a 24 è ancora in attesa di un volante full time ma chi decide è Rick Hendrick.

Al momento, Hendrick non ha risposto definitivamente a tali domande dichiarando che non c’è fretta per non nominare un rimpiazzo.

Gli eletti nella Hall of Fame classe 2017

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Nella notte tra venerdi e sabato da Charlotte sono stati eletti nella Hall of Fame della NASCAR la classe del 2017 nominata qualche mese fa. Fra loro figurano Richard Childress,Rick Hendrick, Raymond Parks, Benny Parsons  e Mark Martin.

Due piloti e tre proprietari di team, tre dei quali presenti di persona: Mark Martin, Rick Hendrick e Richard Childress. Ognuno con una storia diversa, ognuno con qualcosa di particolare che hanno marcato un segno indelebile nella storia di questa categoria, attraverso numeri e successi.

Mark Martin: l’ex pilota NASCAR che ha gareggiato per oltre 30 anni, famoso per il suo lungo periodo con Jack Roush creandone un’ icona della massima serie. Per sua sfortuna non è mai riuscito a conquistare un titolo, ma capace di ottenere ben 5 secondi posti in campionato tanto da essere rinonimato “l’eterno secondo”. Oltre a ciò Martin ha conquistato 40 gare nella massima serie, 49 nella Xfinity Series e 7 successi nella Truck.Aggiunge 271 top-5s, 453 top-10s, 56 poles, vincitore della Coca Cola 600 nel 2002 oltre che a conquistare la Southern 500 di Darlington 2 volte.Martin ha dedicato questa sua elezione tra i grandi a sua moglie, Arlene sempre al suo fianco dal 1983. “Da quando ci siamo conosciuti mi hai reso una persona migliore.

Rick Hendrick: Il proprietario per eccellenza con un team che ha creato un impero nella NASCAR degli ultimi 20 anni. Hendrick in 3.696 partenze ha 245 vittorie e 210 top ten, ma quello che rende il suo team importante sono la caterva di titoli conquistati. 7 con Jimmie Johnson (2006-2010,2013 e 2016), 4 con Jeff Gordon (1995,1997,1998 e 2001) ed uno con Terry Labonte (1996). Lui e Gordon hanno conquistato quattro titoli consecutivi per il team a metà degli anni novanta: nel complesso 12 titoli in 22 anni, tutti con il team da lui fondato: Hendrick Motorsport fondato nel 1984.

Richard Childress: Prima di costruire un team storico in cui niente che poco di meno Dale Earnhardt conquisto sei titoli, dei sette in carriera a bordo della celeberrima monoposto numero 3 e 64 successi dei 76 ottenuti tra il 1984 e il 2000, Childress fu pilota tra il 1969 ed il 1981, ove ha racimolato anche discreti risultati: 6 top fives, 76 top ten in sole 286 partenze. “Sono onorato di far parte della HALL OF FAME con i miei eroi. Guardo questa parete e vedo il mio nome in questa lista. Incredibile. La classe del 2017  include grandi personaggi, è un vero onore farne parte”. A parte il successo stratosferico di Earnhardt Sr è diventato il primo proprietario a conquistare almeno un titolo in tutte le tre serie NASCAR e con 11 titoli totali siede al secondo posto dietro a Rick Hendrick.

Raymond Parks: Prima di Hendrick e Childress, ci fu Raymond Parks, pioniere nel 1947 ad essere uno dei migliori proprietari dell’ epoca vincendo titoli con auto prodotte da lui. Nel 1948 e nel 1949 vinse i titoli NASCAR con Red Byron, i primi anni  di questa categoria. Parks scomparso nel 2010 alla longeva età di 96 anni, venne indotto nella Racing Hall of Fame of Georgia con Bill Elliott e Tim Flock nel 2002. Ora ha l’onore di entrare nella Hall of Fame della NASCAR.

Benny Parsons: Pilota e commentare di colore fino al 2007 anno della sua scomparsa a 85 anni, Parsons fu già inserito nel 1998 tra i 50 migliori piloti di sempre, con il suo titolo NASCAR nel 1973 condite da 21 vittorie , 199 top 5s, 283 top10s, e 20 poles. A lui va anche la DAYTONA 500 del 1975 e la Coca Cola 600 di Charlotte nel 1980, tra i suoi più importanti successi della carriera. A suo nome, sua moglie Terri Parsons ha accettato l’anello che rappresenta il marito nella HALL OF FAME della NASCAR classe 2017: ” Oggi è la vera celebrazione della sua vita” ha detto Terri, ” Questo non è triste ma commovente”.

Cinque persone, cinque storie diverse che in modo o nell’ altro, hanno strameritato quest’ ingresso tra leggende di questa categoria non ora, ma per sempre.

 

Nominati i nuovi membri della Hall of Fame

Come ogni anno la Nascar nomina 5 nuovi membri che entreranno a far parte della Hall of Fame. La classe del 2017 includerà gli ex piloti Benny Parson e Mark Martin, i team owners Rick Hendrick e Richard Childress ed infine, Raymond Parks.

Persone legate a questo sport che da gennaio avranno l’onore di rimanere tra i grande per il resto della storia di questo sport.

140625187_crop_northBenny Parson: Già nella lista dei migliori 50 piloti della Nascar nella sua ventennale carriera vanta un titolo conquistato nel 1973, 21 vittorie e 283 top ten in 526 gare ufficialmente disputate. Tra le sue vittorie si può contare anche una Daytona 500 conquistata nel 1975. Conosciuto anche come la voce delle sport, dopo il ritiro dalle corse si è cimentato una carriera come commentatore tecnico fino alla sua morte nel 2007 all’ età di 65 anni.

Mark Martin: Durante la sua stellare carriera durata oltre 30 anni, Martin ha vinto 40 gare nella massima serie, 49 nella attuale Xfinity Series e 7 successi nella Truck Series per un totale di 96 gare vinte nelle tre serie. Martin, al quale manca il titolo Nascar vanta un record di 5 secondi posti  in classifica generale  nella massima serie, ottenunuto l’ultima volta nel 2009 alla generosa età di 50 anni. Questi secondi risultati possono essere un pò amari se si considerà che il pilota è giunto dietro a Dale Earnhardt, Jimmie Johnson, Jeff Gordon  e Tony Stewart, quattro piloti che insieme hanno collezionato 20 titoli.

Rick Hendrick: In oltre 32 anni di esperienza come manager dell’ Hendrick Motorsports, team da lui stesso fondato  è da considerare il team d’elite della Nascar. Con i suoi 11 titoli vinti è il team di maggior successo: 6 con Jimmie Johnson, 4 con Jeff Gordon e 1 con l’ All of Famer Terry Labonte.  Dal 1995 al 1998  ha ottenuto 4 titoli consecutivi e dal 2006 al 2010 cinque consecutivi con Jimmie Johnson.

Richard Childress: Prima di diventare owner Childress è stato pilota Nascar di tutto rispetto. Partito dal nulla con un’ auto  comprata a 20 dollri all’ età di 17 anni, Childress si è fatto strada nel mondo delle Stock Car come pilota dal 1969 al 1981 ottenendo 6 top fives, 76 top ten in 285  gare, giungendo quinto nella classifica finale del campionato datato 1975. Fondato il Richard Childress Racing nel 1972 si ritirò a termine della stagione 1981 per diventare proprietario di un team che sarebbe diventato una colonna portante negli anni a seguire;  basta il solo nome Dale Earnhardt Sr.

Raymond Parks : Se non ci fosse stato Raymond Parks al giorno d’oggi non ci sarebbe stata la Nascar. Il suo successo nel mondo del business diventando Car Owner di un team nel 1938 dei piloti Llloyd Seay e Roy Hall. Affiancato da un’ altro cittadino di Atlanta Red Vogt, un meccanico ha prodotto pezzi per ottener eil successo tra gli anni ’40 e ’50 del novecento. Red Byron vinse i primi due titoli Nascar nel 1948 e nel 1949 in auto del signor Parks.