Trowback Paint Scheme: Kurt Busch

Kurt Busch diventa il primo pilota a svelare la livrea speciale per la prossima gara di Darlington a settembre.

Il portacolori del team Stewart-Haas Racing  nativo di Las Vegas ha preso la decisione di rifarsi con una livrea iconica, con la quale perse la gara nel 2003 al foto finish contro Ricky Craven. Una garà che sancì l’ultimo successo di Dodge prima del suo addio e del margine più ristretto tra due piloti in lotta per la vittoria.

Per Kurt questa sconfitta ha un valore determinante, forse anche nell’ arduo tentativo di arrivare a quota 30 vittorie ( 29 all’ attivo), vista la carenza di risultati e la mancanza di sponsor, potrebbe sancire la sua ultima stagione da pilota (1 solo anno di contratto).

D’altronde sembra quasi giunta l’ora della rivincita di una gara che aveva praticamente in pugno, e questa volta il ricordo di quella livrea potrebbe portargli un pò di fortuna in più.

41-Darlington_21

Nella carriera di Kurt Busch  Darlington è spesso stato  ostico da conquistare. Infatti,sono i numeri a parlare: 21 partenze, 3 Top 5s, 7 Top 10s, 2 pole positions e 266 giri in testa.

Lui è il primo di una lunga lista di livree, nell’ attesa qualche altro pilota faccia il passo avanti, non resta che gustarci questa versione 2018, basato sul celeberrimo modello del 2003.

Kurt Busch rifirma con Stewart-Haas Racing

Ad Agosto il team di Kannapolis aveva optato per non esercitare l’opzione nel contratto di Kurt Busch a bordo della Ford 41, ma dopo svariati tentativi di accordo, il pilota ed il team sono giunti alla conclusione di un rinnovo.

Dunque rinnovo di un anno  per Busch continuando così il rapporto per l’intero 2018 con Stewart-Haas Racing. Opportunità per raggiungere il fatidico numero delle 30 vittorie, dopo aver ottenuto già cinque vittorie a bordo della vettura 41 sin dal suo arrivo nel 2014.

Kurt ha raccolto 29 successi, 131 Top 5’s, 258 Top 10’s in 612 gare disputate. Il pilota di Las Vegas si aggrega così al neo arrivato Aric Almirola, che sostituirà Danica Patrick sulla Ford 10, mentre Kevin Harvick e Clint Bowyer continueranno a guidare le rispettive Ford numero 4 e 14 del team.

Kurt_Busch-On-Track_Gallery

 

La stagione di Kurt Busch

E’ terminato il primo round dei playoff 2017 in cui quattro piloti sono stati eliminati dopo la gara di Dover sancendo il top 12 per il round successivo.

In questi articoli che seguiranno quello odierno ripercorrerò la stagione di coloro ormai out per il titolo. Nella prima “puntata” mi concentrerò su Kurt Busch attualmente 16° e primo tra gli eliminati di questi playoff.

Il pilota di Las Vegas vincitore del titolo 2004, si qualifica per i playoff con il sussulto ottenuto nella Daytona 500, una gara vinta per la prima volta in carriera che condito al settimo posto ad Atlanta aveva fatto presagire ad una buona stagione di Kurt.

Gia dalla gara di Las Vegas Busch incatena una striscia negativa di gare che iniziano a metterlo con le spalle al muro. Nella sua città natale chiude a quattro giri dal leader in 30° posizione, 24° a Phoenix e 25° in California chiudendo il tour dell’ ovest nei peggiori dei modi.

Spostandosi sul versante atlantico le cose non cambiano sul piccolo ovale di Martinsville, già vincitore nel 2015, termina la gara in 37° posizione dopo aver forato e colpito il muro a 205 giri dal termine della gara. In questo frangente sarà obbligato a ritirarsi.

L’altalenante inizio apre le finestre ad un vento che cambia le rotte delle sorti di Busch, che fatto salvo il 25° posto di Bristol e il 19° posto ottenuto in Kansas, strappa quattro top ten in 6 gare.

Si tratterà di un semplice sussulto già che il pilota, comincerà una seconda parte di stagione al di sotto delle sue aspettative: Infila 3 gare intorno al 28° posto, e i top ten al Glen e a Sonoma non bastano raddrizzare una stagione, che porta Kurt con le al muro.

Ad Agosto Kurt rivela notizia sarà il pilota della Ford 41 dal 2018, vettura sul quale ha ottenuto 5 vittorie in carriera, e pertanto diventa free agent per la prossima stagione.

Kurt però ha voluto comunque dimostrare sul campo la sua solidità: nelle gare tra il 26 agosto ed il 9 di settembre ottiiene i migliori piazzamenti di stagione dopo Daytona: 5° a Bristol, 3° a Darlington e 4° a  Richmond. Risultati che potrebbero far sperare nei Playoff.

Sfortunatamente non sarà così: il 19° posto a Chicagoland è il miglior risultato, seguito dal ritiro in New Hampshire, ed una povera prestazione a Dover che ha chiuso con le sue speranze per il titolo.

Fuori dai playoff, a Kurt non rimane che dare il massimo entro fine anno e sperare, con molte probabilità di trovare un volante per il 2018

 

 

Kurt Busch senza volante per il 2018

Kurt Busch, vincitore del campionato NASCAR nel 2004 secondo le indiscrezioni della NBC è ufficialmente fuori dallo Stewart-Haas per il 2018.

Il team aveva tempo fino a martedì per esercitare la clausola che avrebbe potuto dare a Kurt un ulteriore anno con il team ma ha optato per non estendere il suo contratto.

Al momento il pilota di Las Vegas figura nei playoff grazie alla vittoria a Daytona quest’anno, ma è solo il quarto successo a bordo della vettura 41 e al suo rullino aggiunge  cinque poles 21 top fives e 51 top 10s negli ultimi tre anni. Busch, 38 anni ha al momento 29 successi 127 top fives e 252 top 10s in 597 partenze ufficiali in carriera.

In questo modo si aggiunge a Matt Kenseth tra i piloti di calibro appiedati per l’anno prossimo.

kurt

Kurt Busch e Kevin Harvick con le spalle al muro ma…

http://static.nascar.com/content/dam/nascar/articles/2015/2/20/hero/kurt-busch-hero-2.jpg/jcr:content/renditions/originalLa gara di Martinsville ha messo in ginocchio sia Kevin Harvick sia Kurt Busch, due dei più esperti piloti del campionato NASCAR in competezione per vincere il titolo del 2016.

Entrambi hanno concluso i 500 giiri a Martinsville con almeno 2 giri di ritardo da Johnson, una prestazione precaria che nella Chase può avere un prezzo pesantissimo essendo divisa in round da tre gare prima dell’ eliminazione. Ora, vincere una delle prossime due gare salverebbe i piloti da ogni plausibile assenza in finale con Jimmie Johnson.

L’esperienza sul campo da parte di entrambi è enorme: 573 gare per Kurt Busch,  571 gare per Kevin Harvick con ben 16/17 anni di professionismo alle spalle. Sanno come vincere, sanno come uscire dai problemi, Busch vinse il titolo nel 2004, Harvick vinse nel 2014.Hanno tutte le carte in regola per poter sperare nella finalissima di Miami il 20 Novembre.

Kurt Busch, nativo di Las Vegas, Nevada ha ottenuto il titolo NASCAR nel 2004, l’unico finora ed il primo sotto il nuovo formato della Chase For The Cup.  In Texas,  prossima gara del campionato Kurt Busch ha vinto nel 2009, quando allora correva per Roger Penske. Nelle sue statistiche dell’ovale figurano un totale di 295 giri compiuti in testa, tre top 5’s e quindici top ten. A Phoenix invece, Busch ha statistiche migliori: una sola vittoria nel lontano 2005, aggiunge sei top 5s e sedici top ten quattro dei quali  sono giunte nelle ultime quattro visite al tracciato. Ma Kurt non compie un giro in testa dal 2011, qualora puntasse alla vittoria. Infine , Kurt ha dalla sua la continuità nei risultati che quest’ anno lo hanno tenuto in linea di galleggiamento con i primi:8 top fives e 20 top ten in 33 gare, ai quali si aggiunge la vittoria a Pocono lo scorso  giugno.https://i0.wp.com/www.cheatsheet.com/wp-content/uploads/2016/02/Kevin-Harvick-Jared-C.-Tilton-Getty-Images.jpg?w=584

Per quel che concerne Kevin Harvick, l’ovale di Avondale nei pressi di Phoenix è il luogo a lui sacro considerato che è il maggior interprete di quest’ovale con i suoi 8 successi in carriera, 5 dei quali giungono nelle ultime 6 partenze sul tracciato. Un record che gli vale un posto tra i grandi vincitori della NASCAR.  Se dovesse fallire in Texas, il jolly di Phoenix sarebbe una carta più che valida per arrivare in finale. Infatti, in Texas sul veloce ovale di Fort Worth non ha mai conquistato il Victory Lane, seppur abbia un enorme quantità di top ten: 15 in 27 gare disputate. Se non fosse stato per quell’ alieno di Jimmie Johnson, avrebbe ottenuto la vittoria due volte consecutivamente, visto che giunse alle sue spalle nel Novembre del 2014 e nell’ Aprile del 2015. Un Harvick che non è del tutto tagliato fuori, anzi con grandi opportunità di arrivare in finale, forse ancor di più del suo compagno di team Kurt Busch.

Le prossime due gare saranno cruciali per il team capace di vincere il titolo nel 2014 e arrivare secondo nel 2015. Harvick però è chiamato per la terza volta in questa Chase a fare degli extra dopo essersi salvato in New Hampshire e Kansas (entrambe gare vinte), quando era con le spalle al muro.

La storia di queste gare ci diranno la sorte di questi due piloti, amati e odiati dal pubblico, ma che alla fine meriterebbero di avere un’ ulteriore chance.

I Chasers del 2016: Parte 2

Kurt Busch: Uno dei cinque piloti con almeno un titolo Nascar in tasca ottenuto nel 2004, annata di debutto di questo formato, entra nel Chase di quest’anno per la decima volta in carriera dopo aver disputato una stagione che si può dividere in  tre fasi. La prima, composta da risultati consistenti forti di ben 14 top ten nelle prime 16 gare stagionali, dei quali 10 sono consecutivi.La seconda, rappresentata dalla vittoria a Giugno sul gigante ovale di Long Pond a Pocono, gara che ha sancito a tutti gli effetti la sua presenza nel Chase, ed una terza parte costituita da risultati non eccellenti o quanto meno non all’ altezza delle prime sedici gare. Delle ultime dieci recenti partecipazioni si salvano il top 5 conquistato in Kentucky, il top 10 nella seconda visita a Pocono e l’ottima gara di Richmond della settimana scorsa conclusasi con un ottavo posto. Kurt Busch, il “Fuorilegge” di Las Vegas rimane a tutti gli effetti la seconda carta da giocare per lo Stewart-Haas dietro all’inossidabile Kevin Harvick. Difficile pensare in Kurt come vincitore al momento, ma rimane uno dei pochi che ha dimostrato di valere quando conta. La costanza è il suo punto forte seppur manchi di velocità, almeno contro le Toyota. Ha un dato che storce un pò il naso per i bookmakers: Kurt Busch non vince una gara nel Chase da Dover 2011, ma è anche vero che nel nuovo formato nato nel 2014 ha migliorato le sue prestazioni: 12° nel 2014 e 8° lo scorso anno. Forse potrebbe essere la volta buona per entrare nel Fab 4 a Miami e giocarsi il titolo.

Risultati immagini per Kurt Busch

Tony Stewart: E’ il suo ultimo anno come pilota full time. Ancora 10 gare e poi saluterà la compagnia, ma per Stewart è il primo Chase in questo nuova modalità dopo le buie annate precedenti.  Quest’anno ha saltato le prime 8 gare causa infortunio prima di inizio stagione e nonostante la vittoria gloriosa a Sonoma, lo si è visto strappare 4 top fives e 2 top ten in 18 gare, considerato  poi di aver completato le ultime quattro visite negli ovali del campionato oltre il 20° posto. Un pò come Buescher non ci si può aspettare un granchè trovandosi al 28° posto della generale ma si tratta comunque di Tony Stewart, il pilota capace di vincere il titolo Indycar nel 1996, il titolo Nascar nel 2002,2005 e 2011 diventando l’unico professionista a conquistare il campionato sotto tre sponsorizzazioni diverse: Winston, Nextel e Sprint. Salvo però l’annata del 2011 in cui ebbe un guizzo battagliero vincendo 5 gare su dieci di quel Chase, Stewart non ha mai amato o meglio ancora, brillato pienamente in questa modalità. Certamente cercherà di salutare la compagnia nei migliori dei modi ma figura ormai come un ex e se riuscirà a superare il primo round con una concorrenza così agguerrita può essere considerato un vero successo.

Risultati immagini per Tony Stewart 2016

Kyle Larson:  Anche lui al suo primo Chase in carriera accompagnerà il suo compagno di squadra Jamie McMurray in questa avventura, ma a Jamie “Mac” si presenta per questo rush finale nelle migliori condizioni. Vincitore tre settimane fa in Michigan viene da un exploit continuato a Darlington,  con un terzo posto e Richmond,  dove ha concluso in seconda piazza. Su questa base Kyle Miyata Larson potrebbe essere la mina vagante di questo Chase; velocità,tenacia e consistenza sono le caratteristiche che lo rappresentano e di certo non si fermerà ora quando la battaglia si accende. Per lui si potrebbe prospettare una semifinale, che all’ esordio valerebbe come un titolo Nascar. Larson però dovrà fare i conti con la pazienza perchè a volte rischia troppo, specialmente quando tende a correre vicino al muro e seppur lo ami a dismisura, nel Chase non ci sono margini di errori, altrimenti sei fuori dalla lotta per il titolo.

Risultati immagini per Kyle Larson 2016

Joey Logano: Il pilota di Roger Penske ha confermato nel 2016 la stessa qualità di risultati mostrati nel 2015 e sarà a tutti gli effetti una grande annata: sono ben 18 i top ten in 26 gare che Joey Logano ha portato a casa, tantissimi e solo due in meno rispetto all’ anno scorso. Purtroppo però c’è solo una vittoria: in Michigan a fine maggio e la sua auto è meno veloce rispetto ai big, almeno quanto dimostrato finora. Per sua sfortuna la concorrenza è più spietata quest’anno e lottare con le Toyota e Kevin Harvick non sarà così semplice, in più Brad Keselowski suo compagno di team ha giocato meglio le carte di lui. Logano può essere un outsider per la finale se riesce a sfruttare bene le sue opportunità con qualche pizzico di fortuna, ma la sensazione che potrebbe essere uno dei quattro piloti che verrà eliminato nelle semifinali.Risultati immagini per Joey Logano 2016